ALZO ZERO SUL MANIFESTO

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Redazione di OperaiContro,

poco tempo fa un lettore/ una lettrice del nostro quotidiano si e’
scagliato/a con molta della cattiveria possibile contro il “borghese”
Valentino Parlato, giornalista e vecchia guardia del collettivo de “Il
Manifesto”.

Mercoledi alle 23.43 il telematico pubblica, giustamente data
l’analisi, l’articolo de “Il Manifesto” odierno di Mario Pianta,
pagina 2, con il titolo “USA”.

Senza addentrarsi in troppe velenose polemiche, ma non sarebbe forse
meglio ponderare il peso specifico di ogni singola testa all’interno
della redazione di questo quotidiano, anziche’ liquidarlo in maniera
semplicistica come “il quotidiano dei borghesi” ?

Lavo i cessi 6 giorni a settimana, non mi viene riconosciuta la
maggiorazione del 25% sul lavoro domenicale, non mi viene riconosciuto
il 25% di maggiorazione per la sesta giornata lavorata consecutiva come
prescrive il contratto collettivo nazionale di lavoro. E’ gia’ un
miracolo se in busta a fine mese ci siano tutte le ore lavorate, cosa
che avviene un mese ogni tre.

A cio’ aggiungo che di friggermi l’encefalo su facebook non ho alcuna
intenzione, e che la mia informazione quotidiana passa dall’unico
quotidiano acquistabile in edicola, piu’ mailing-list mirate ed
informazione dal basso genericamente parlando.

Sono dunque un lavoratore “borghese” perche’ acquisto ogni giorno Il
Manifesto. Attenzione, non ho parlato di condividerne ogni singolo
sproloquio, ma di leggerne criticamente contenuti ed analisi. Sara’
dunque “borghese” anche la redazione del nostro telematico per
riprendere articoli da “Il Fatto Quotidiano”, gazzettino delle
questure, pur degni di nota??!? (vedasi recente caso ILVA)

Provocatoriamente, ritengo che i veri “borghesi” siano quelli che
preferiscono guardarsi le manifestazioni e soprattutto gli scontri
dallo schermo di un monitor domestico, e che come buona pratica
trotzkista insegna non sappiano fare di meglio che spaccare il capello
in quattro per questioni neanche secondarie.

Concentrandosi sugli editoriali di Valentino Parlato mentre fuori
infuria la tempesta di badilate di merda a mezzo stampa (vedi caso
Sallusti), licenziamenti “di borsa”, disocuupazione crescente,
sindacati che ancora hanno liberta’ di parola e d’azione, sfratti
esecutivi manu militari contro proletari morosi perche’ incapienti.

E se davvero questo qualcuno/a alza spesso il culo al di fuori del
lavoro, magari non ha ben chiaro che se gli/le tocca lavorare anni ed
anni in piu’ per arrivare alla pensione non lo deve imputare a chi,
comunque la si pensi, in maniera sufficientemente coerente, porta
avanti da decenni un’impostazione logica radicalmente diversa dalla
casta ( o razza? ) dei docenti universitari e banchieri oggi al governo.

Prima di sparare, se ci si ritiene professionisti, conviene regolare ”
l’alzo ” del fucile; ritenendo implicito ed assodato che e’ piu’
pericoloso per l’incolumita’ personale un cinghiale di un cervo.
L’operazione piazza pulita che parte da un quotidiano d’impronta
progressista (attenzione bene, non ho detto rivoluzionaria) francamente
risulta grottesca; e se assume certi connotati, persino ridicola.

Andatevi a leggere le posizioni del fiommino Airaudo su Marchionne
prima dell’ “avvento del messia” pubblicate dal sottoscritto proprio su
questo telematico. Di nemici con le chiappe da impallinare a iosa ne
nascono molti prima dell’innocuo e pacioso “Manifesto”.

Perplessi saluti dal Borghese Operaio di Pavia

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