LOTTA IKEA

Condividi:

Questo e’ l’ottavo giorno che all’Ikea di Piacenza i lavoratori dalle ore 5,30 alle 12,00, picchettano gli ingressi delle portinerie, riuscendo parzialmente a respingere persone e camion.
Tutto questo e’ avvenuto con attacchi della polizia e crumiri e per il momento solo tre dei feriti sono stati portati in ospedale.
Tutto questo e’ avvenuto nel totale isolamento dei lavoratori da parte dei compagni, solo qualche comp.
Di Rifondazione si e’ visto: tutti a parlare di rivoluzione, di lotta contro il governo Monti, ma nessuno che si sogna di pensare che le lotte non cominciano il pomeriggio e per questo solo i lavoratori delle TNT, Gls sono venuti a sostenere questa lotta. Qualche compagno dice che forse bisognava aspettare, come sempre quando i lavoratori si mettono a lottare veramente c’e’ qualcuno che dice che bisogna pensare, vedere ecc e senza dubbio qualche compagno sta a guardare aspettando godot .
Cosa dovevano aspettare i lavoratori dopo che i padroni li pagano la meta’ di quello che il contratto nazionale ( di merda) prevede?
Cosa dovevano aspettare di fronte al fatto che i delegati vengono spostati e isolati in altri reparti?
Cosa devono aspettare quando i capi fanno fare ad alcuni gli straordinari e agli attivisti Cobas fanno fare meta’ delle 168 ore previste dal contratto?
Cosa devono fare se un loro delegato viene allontanato dal magazzino perche’ aveva detto ai suoi compagni che bisognava rallentare il lavoro perche’ la produttivita’ si era alzata? I critici da bar sport rispondono che bisognava aspettare 4 giorni perche’ era prevista una riunione con le cooperative.
Quindi calma e gesso, facciamo rispettare le carte firmate e intanto aspettiamo che i lavoratori siano massacrati di lavoro e a meta’ salario.
Peccato che i lavoratori non stanno a sentire questi suggeritori da strapazzo e non accettano la sospensione del delegato e fermano il lavoro.
Il giorno dopo i padroni lasciano una settantina di persone a casa.
I nostri critici cosa avrebbero fatto?
Speriamo che non diano ragione alla stampa, alle istituzioni, ai politici e a CGIL, CISL e UIL che hanno detto che bisogna difendere l’Ikea, le cooperative, che come il panda vanno salvati e preservati nel territorio piacentino e fatti tacere questi sporchi immigrati che oltre a farli lavorare si lamentano pure e disturbano la quiete cittadina.
I lavoratori hanno bisogno di reale sostegno e fanno a meno dei perditempo.
Oggi siamo qui in 120 e andiamo avanti: questa e’ la lotta di classe e non si impara ripetendo qualche frase come i pappagalli, mettendosi i lustrini e gradi da generali della rivoluzione.

– Ore 8,00 centoventi poliziotti caricano uno dei picchetti, tre feriti con colpi alla testa portati in ospedale, i compagni, una trentina , fieramente si sono di nuovo schierati e non permettono l’entrata dei camion, i poliziotti sono sbigottiti, o almeno li vedo cosi , quando sono accorso dall’altra porta.

Soltanto perche’ gli ho detto di spostarsi lo hanno fatto: meravigliosa classe proletaria!

La cosa ha avuto l’ effetto di far uscire dal magazzino dei rappresentanti della cooperativa e della sicurezza Tnt.

Una trattativa veloce e ci si e’ accordati di incontrarsi questa sera per trovare una soluzione alla vertenza in atto.

Condividi:

Comments Closed

Comments are closed. You will not be able to post a comment in this post.