AL CONSIGLIO REGIONALE DELL’EMILIA SI RUBA

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Non chiamatelo [k]blitz[k]. Meglio [k]visita annunciata[k], come subito puntualizza il governatore pd Vasco Errani. Comunque la sostanza non cambia: da ieri mattina, sulla scia della maxi inchiesta per peculato (per ora contro ignoti), aperta dai pm Morena Plazzi e Antonella Scandellari, tutti i conti, i rimborsi, gli scontrini e le pezze d’appoggio (piu’ di 400 faldoni) dei consiglieri emiliano-romagnoli entrano nel caleidoscopio della magistratura bolognese (gli ultimi 7 anni: la legislatura 2005-2010 e i primi due dell’attuale).
IL CONSIGLIO – Una sorta di esame di maturita’ per una Regione che non ha mai fatto mistero di sentirsi [k]diversa[k], anche se di questi tempi scomodare il termine [k]virtuoso[k] puo’ diventare rischioso. Annunciato o no, l’arrivo dei 5 finanzieri qualche mal di pancia l’ha provocato tra i partiti. Non fosse altro perche’, nelle stesse ore, il consiglio regionale (che gia’ aveva tagliato indennita’, vitalizi e budget, ma a partire dalla prossima legislatura) ha approvato all’unanimita’ un documento che riduce ulteriormente i costi della politica dal 2013, stabilendo il taglio del 30% delle risorse ai gruppi, l’azzeramento delle spese di rappresentanza, il controllo dei bilanci alla Corte dei Conti e, su proposta di Idv e M5S, anche la pubblicazione online di tutte le spese. Uno sforzo di trasparenza mortificato, se non altro dal punto di vista mediatico, dall’incursione delle Fiamme gialle: [k]Non e’ bello vedere qui la Finanza, quest’Aula ha una dignita’[k] hanno affermato, per una volta in coro, i capigruppo di Pd e Pdl, Marco Monari e Luigi Villani.

GLI AGENTI – Di sicuro il lavoro non manchera’ alla Finanza. E non solo per la mole della documentazione prelevata, ma anche perche’ di stranezze, anomalie, chiamiamole cosi, ne spuntano a bizzeffe dalle carte regionali. Ad esempio, i rimborsi chilometrici: quelli a cui hanno diritto i consiglieri regionali che risiedono lontano da Bologna. e’ saltato fuori che nell’agosto 2011 la spesa per questa voce ha raggiunto la considerevole soglia di 44 mila euro e che una decina di esponenti di vari partiti hanno chiesto in quel mese il rimborso per 12 volte, soglia massima consentita dalle normative di allora. Dov’e’ la stranezza? Nel non insignificante dettaglio che, in quell’estate 2011, l’assemblea regionale e’ rimasta chiusa dal 21 luglio all’8 settembre, mai riunita.

AGOSTO – Eppure, attorno alle torri di viale Aldo Moro, c’era evidentemente un gran via vai a cavallo di Ferragosto. La magistratura approfondira’, non c’e’ dubbio. Per ora l’unico ad essere finito nei guai per chilometraggio non chiaro e’ il consigliere regionale del Pdl, Alberto Vecchi, indagato per truffa aggravata con l’accusa di aver intascato 86 mila euro di rimborsi, sostenendo di avere la residenza a Porretta, mentre in realta’ avrebbe vissuto a Bologna (lui nega: [k]Dimostrero’ la mia correttezza[k]). Interpellati dal Corriere di Bologna, due tra gli stakanovisti di agosto, il leghista di Parma Roberto Corradi (rimborsi per 2.852 euro) e il pd ferrarese Roberto Montanari (a lui 1.423 euro), non ci stanno a passare per i furbetti di turno. [k]Tutto certificato, tutto documentato, sono andato in ufficio per lavorare[k] giura il primo. E il collega: [k]Andavo a preparare le pratiche di settembre, ho incontrato persone e mi sono occupato dei problemi degli idrocarburi[k].

MISSIONE – Non se la passano male nemmeno i componenti della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, la cui missione a valenza internazionale e’ costata negli ultimi 3 anni (conti del Movimento 5 Stelle) piu’ di 3 milioni. Qualche voce? Missione in Argentina: 29 mila euro e rotti. Soggiorno a Cattolica [k]pro anziani di origine emiliana e romagnola[k]: 40 mila euro. Soggiorno al Costa hotel di Riccione dei [k]discendenti emigrati residenti nei Paesi europei[k]: 30 mila euro.
Francesco Alberti

Francesco Alberti

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