Gli interessi geo-politici nel conflitto siriano

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Gli interessi geo-politici nel conflitto siriano

Pia Fuhrhop e Markus Kaim

Tesi Faz:

Da sola una grande potenza non vince nessuna guerra.
o nel XXI sec. le grandi potenze non sono piu’ in grado di controllare completamente dei territori, come dimostrano gli interventi in Irak, Afghanistan e Libia; il loro risultato non e’ piu’ il predominio, ma l[k]influenza anch[k]essa limitata. Questo dipende, come dimostra l[k]es. dell[k]India e del Pakistan in Afghanistan, anche dal fatto che le potenze regionali svolgono un ruolo sempre crescente nei conflitti internazionali.

– Ne consegue che non e’ serio basare un[k]analisi geo-politica del MO solo sul ruolo di Usa, Russia e Cina, occorre tenere presenti le determinazioni politiche regionali,

o gli Stati regionali agiscono in base ai propri interessi, e rifiutano di fungere da meri rappresentanti delle grandi potenze.

o Arabia Saudita, Qatar e Iran a lungo termine influiscono di piu’ sulla sorte della Siria di Cina, Mosca e Usa.

o Proprio perche’ ogni Stato agisce tenendo presente il futuro equilibrio di potenze nella regione, e’ essenziale quale assetto politico ci sara’ in Siria dopo la caduta di Assad,

questo assetto determinera’ le diverse possibilita’ di influenza per le potenze estere ma anche per quelle regionali.
– i principali attori del processo di trasformazione in Siria che ha investito tutto l[k]assetto regionale, non sono solo gli Stati, ma anche i cittadini con le loro rivendicazioni [k] e questo vale anche per il conflitto tra regime e movimento di opposizione.

Importanza dei raggruppamenti transazionali per il MO, come dimostra il conflitto tra la popolazione sunnita e sciita.
La posizione Usa sull[k]intervento militare e’ dettata non tanto dalle rivendicazioni di predominio di Cina e Russia nella regione, quanto dalla dinamica della battaglia elettorale presidenziale americana.
o L[k]opinione pubblica dovrebbe essere convinta ad un intervento, cosa improbabile dato l[k]assenza di un consenso internazionale e della mancanza di un serio partner siriano.

Faz 120827

Siria – Washington frena Hollande

+ Nyt, 27.08.2012, La Francia preme per la creazione di un governo siriano ad interim, che promette di riconoscere

Steven Erlanger

+ Faz, Senza Hamas [k] Aperta in Iran una conferenza del movimento dei non-allineati

– Gli Usa hanno chiesto all[k]opposizione siriana di organizzarsi meglio, coordinando le forze di opposizione all[k]estero con quelle all[k]interno, prima di creare un governo di transizione,

o prendendo in tal modo le distanze dal presidente francese Hollande, che sollecita l[k]opposizione siriana a creare al piu’ presto un governo di transizione, che sara’ legittimato dalla Francia.

Francia, Usa e Gb avevano in precedenza dichiarato che l[k]uso di armi chimiche o biologiche da parte di Assad costituirebbe una [k]motivazione legittima[k] per un intervento militare estero, anche senza una risoluzione del CdS Onu.

– I vari raggruppamenti dell[k]opposizione siriana finora non sono riusciti a concordare come porre fine al regime di Assad, e neppure a conquistarsi una credibilita’ all[k]interno del paese.

– Divisioni interne in Germania:

o I circoli diplomatici tedeschi criticano l[k]opposizione siriana per le divisioni interne, la presenza di forze non democratiche; si chiedono se essa rappresenti veramente la popolazione.

o La Linke accusa il governo tedesco di aver organizzato a Berlino, tramite la Fondazione SWP da esso finanziata, una conferenza dell[k]opposizione siriana, alla quale partecipano anche rappresentanti del[k]Esercito Libero siriano (FSA) responsabile di numerose vittime.

Profughi siriani

Negli scorsi 17 mesi dall[k]inizio delle proteste, si sarebbero finora rifugiati in Turchia 80 000 siriani. Ora il governo turco non intende ricevere altri profughi siriani (aveva in precedenza posto il limite di 100 000), per il timore che entrino guerriglieri curdi siriani e estremisti islamisti; 7000 profughi siriani sarebbero in attesa di passare il confine turco

– A seguito dei violenti scontri del fine settimana sarebbero entrati 6 000 profughi siriani in Libano, dove ce ne sarebbero oltre 50 000; 2000 in Giordania, dove ce ne sono 17 000, meta’ dei quali bambini, e ne sono previsti 70 000 per fine anno.

Secondo i media esteri, sarebbero in aumento le forniture di armamenti ai ribelli, che ora disporrebbero anche di missili terra-aria Stinger e armi anti-carro RPG7, contrabbandate attraverso Libano e Turchia.

Egitto, Iran

Ritirata la missione di sorveglianza Onu, il governo egiziano organizza una nuova iniziativa diplomatica, una conferenza, con il coinvolgimento [k]dei paesi in grado di esercitare un[k]influenza effettiva sulla Siria[k]; ci sarebbero gia’ stati incontri con i rappresentanti di Iran, Arabia e Turchia

– Aperta in Iran una conferenza di 6 giorni del movimento dei non-allineati, presenti rappresentanti di 120 paesi, tra questi il presidente egiziano, cubano e il primo ministro indiano; invitato Abbas, presidente dell[k]Autorita’ per l[k]autonomia palestinese, ma non Hamas. Avrebbe accettato l[k]invito anche il segretario generale Onu, Ban Ki Moon.

– L[k]Autorita’ del Canale di Suez ha respinto la richiesta Usa di impedire il passaggio di una nava iraniana diretta in Siria. Il presidente dall[k]Autorita’ e’ il vece-ammiraglio Mamich, nominato alcuni giorni fa dal presidente egiziano Mursi.

Gfp 120829

Il giorno dopo (IV)

[Cfr. scheda precedente, stesso titolo]

– [k] presentato ieri a Berlino da 45 oppositori siriani, di varie correnti, di un progetto per la Siria del dopo Assad [k] elaborato da gennaio sotto supervisione della fondazione tedesca SWP;

o sei i temi principali: stato di diritto, giustizia di transizione, riforma del settore sicurezza, riforma elettorale, progetto di Costituzione, riorganizzazione dell[k]economia;

o la maggior parte degli [k]esperti tecnici[k] e’ costituita da collaboratori di varie istituzioni Usa:

o 4 dell[k]Usip (Istituto Usa per la Pace), che hanno organizzato il progetto con la tedesca SWP; piu’ diversi altri sempre dell[k]Usip;

o 1 ex-ambasciatore americano;

o un esperto di Costituzione, che ha lavorato per il ministero esteri americano, e ha fatto da consulente per funzionari afghani e per il consiglio di transizione libico.

o Per la Francia c[k]era un[k]esperta del Centre d’e’tudes et de Recherches Internationales (Ce’RI) ;

o per la GB un esperto giurista.

– Prossimi passi: verra’ aperto Istanbul un ufficio per la realizzazione della parte relativa a Repressione e sistema giudiziario, il “Syrian Transition Support Network”.

– Attivisti dell[k]opposizione siriana saranno addestrati a Istanbul da americani e britannici per la creazione di una rete clandestina sovversiva, e per la presa del potere in villaggi e citta’;

si parla della [k]prossima classe dominante[k] della Siria.

– Il progetto vuole conquistarsi quella parte di popolazione siriana che ha finora titubato, per timore di una lunga guerra civile, a’ la Irak;

vuole convincere l[k]opinione che dopo l[k]abbattimento di Assad potra’ essere creato uno Stato siriano stabile.

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