Noi accusiamo!

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Ennio Abate, Roberto Bugliani, Giulio Toffoli
7 agosto 2012

Noi accusiamo!
Noi firmatari intendiamo esprimere la nostra indignazione per il silenzio ambiguo, quasi una complicita’, con cui il ceto intellettuale sta rispondendo alla delicatissima e cruciale fase storica, politica, economica, giuridica e culturale che attraversa l’Italia. Ci riferiamo a tutti gli intellettuali che godono di maggiore visibilita’ sui media e sul web, che continuano a “distrarsi” e a intrattenere l’opinione pubblica su questioni di natura letteraria e artistica, di per se’ pur valide e importanti, ma che diventano chiacchiera, se trattate senza un legame preciso con i problemi sociali irrisolti o in via di peggioramento per le pesantissimo misure economiche di austerita’ e sacrifici a senso unico (le cosiddette “manovre lacrime e sangue”) imposte ex novo dall’attuale governo Monti o mutuate dal precedente governo Berlusconi. Tacendone, non dichiarando onestamente se tali manovre le si condivide o le si rifiuta, [k]parlando d[k]altro[k], e’ come se gli intellettuali si riducessero a fioristi che decorano e nascondono le piaghe di una polis sempre piu’ in decomposizione.
Dalla nostra collocazioni di intellettuali meno visibili o invisibili accusiamo e chiediamo da questi nostri colleghi una parola chiara: un si o un no al governo Monti, che sarebbero entrambi dignitosi e accettabili; mentre, invece, indegno e miope e’ il rifugiarsi nel silenzio imbarazzato o protervo di chi crede di non poter essere piu’ contestato e di non dover rendere conto se non alla sua cerchia piu’ vicina. Chiediamo, dunque, ai singoli esponenti del ceto artistico e intellettuale di esprimersi sulla situazione politico-economica attuale, di fare sentire la propria voce, di dichiarare apertamente la loro posizione. Perche’, dinanzi a una situazione di gravissima crisi sociale, politica ed economica come l’attuale, nessuno ha il diritto di sottrarsi con il silenzio. Non comunque coloro che vantano il valore conoscitivo, culturale e artistico universale della parola.

Prime adesioni:

Franz Amigoni
Roberto Buffagni
Marco Gaetani
Gianfranco La Grassa
Paolo Lezziero
Gianmario Lucini
Giuseppe Natale
Piero Pagliani
Angela Passarello
Massimo Ragnedda
Flavio Rurale
Rita Simonitto
Lucio Mayoor Tosi
Franco Tagliafierro
Augusto Vegezzi

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