DECRETO PROTEZIONE CIVILE

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ATTENZIONE,

nel testo del decreto legge 59 del 15 maggio 2012, pubblicato sulla G.U. 113 del 16 maggio 2012, INERENTE ALLA RIFORMA DELLA PROTEZIONE CIVILE, si e’ legiferato in merito al TERMOVALORIZZATORE DI ACERRA.

I principali organi di informazione (sempre che sia sfuggito a me…) si sono sbadatamente dimenticati di citare il comma 4 dell’articolo 3 del d.l. (“Disposizioni transitorie e finali”).

Con questo comma, al fine della “riduzione dei limiti di spesa di cui al patto di stabilita’ della Regione Campania”, viene versato “direttamente alla societa’ creditrice gia’ proprietaria dell’impianto di termovalorizzazione di Acerra, a saldo di ogni sua pretesa, da parte del competente Dipartimento del Ministero dello sviluppo economico” la somma di EURO 355.550.240,84.

In buona sostanza, LO STATO (SOLDI PUBBLICI) ANTICIPA QUASI MEZZO MILIARDO DI EURO ALLA “SOCIETA’ CREDITRICE”, TALE IMPREGILO (ricorda qualcuno e qualcosa?!!??), LASCIA LA GESTIONE IN MANO ALLA MULTINAZIONALE A2A, E COSTRINGE LA REGIONE CAMPANIA A CONTABILIZZARE DA SUBITO TAGLI ALLA SPESA SOCIALE PER PARI IMPORTO. PER IMPREGILO L’ENNESIMO PACCO DONO IN CONTINUITA’ CON QUELLI DELLA SODALE BANDA BERLUSCONI.

IMPREGILO HA IMPORTANTI AMICI OVUNQUE. ANCHE AMICI “TECNICI”.

I nostri tanto amati “organi di informazione” che tanto sproloquiano sulla liberta’ di stampa ed il loro diritto ad esistere ad eternam parlano e straparlano da giorni solo dei 2 cenetsimi di aumento sulla benzina. Dimenticando inoltre di informare che con lo stesso decreto legge si da’ potere alle regioni di aumentare di ulteriori 5 centesimi di euro l’accise su benzina, benzina senza piombo e gasolio. I sindaci inoltre non hanno piu’ alcuna carica consultiva in merito agli stati di emergenza.

Essendo quello del giornalista un lavoro a tutti gli effetti, sarebbe forse il caso che anche questa categoria facesse una trafila di lotte per ottenere diritti e garanzie (fatto salvo il caso di chi gia’ combatte per sopravvivere…) come noi operai comuni mortali. O almeno provvedesse, prima di respingere critiche, a fare meglio il proprio mestiere.

Saluti Operai da Pavia

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