OPERAI TERMINI IMERESE

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Non ha fine la saga di Termini Imerese, l’ex stabilimento della Fiat, ora in procinto di passare alla Dr Motors. Ma il costruttore molisano alle prese con difficolta’ finanziarie ha chiesto altro tempo al governo per assicurare le garanzie economiche al piano industriale di rilancio del sito siciliano. Nonostante le pressanti richieste del ministro dello sviluppo economico Corrado Passera, che nelle scorse settimane aveva chiesto al produttore di Macchia d’Isernia di presentare un dettagliato business plan. L’imprenditore sarebbe alla ricerca di un partner con il quale dividere i costi dell’operazione. E ora cresce l’attesa per il nuovo tavolo convocato presso il ministero il prossimo 20 giugno, fa sapere il sottosegretario Claudio De Vincenti.

ACCORDO SUGLI [k]ESODATI[k]-Per i sindacati e’ una [k]situazione inaccettabile, l’ennesimo rinvio che rischia di compromettere un contesto delicatissimo[k]. Palese anche l’irritazione delle istituzioni: dopo il confronto al ministero dello sviluppo Economico, l’advisor Invitalia, incaricato di perfezionare il passaggio di mano della fabbrica, ha fatto detto di essere pronto a [k]valutare soluzioni alternative alla Dr Motors[k]. [k]Il Gruppo non ha dato formali soluzioni alle richieste fatte dal governo e dalla regione sul problema della capitalizzazione[k], ha spiegato il numero uno di Invitalia Domenico Arcuri[k]. Gia’, ma quali sarebbero le alternative? Per ora nomi non escono, ma i delegati governativi almeno hanno assicurato il sostegno ai 640 [k]esodati[k]. Ed e’ questa l’unica nota positiva della giornata.

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