Londra, la polizia si unisce ai manifestanti

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Tra gli aderenti all[k]odierno sciopero di 24 ore contro le misure del governo britannico in tema di pensioni ci sono anche i poliziotti.
La mobilitazione, di per se’ eccezionale (i poliziotti non incrociavano le braccia dal 1919), arriva dopo un lungo anno di tensioni tra rappresentanti delle forze dell[k]ordine e il governo.

Al centro della discordia, oltre all[k]eta’ pensionistica, vi e’ una piu’ approfondita riforma dell[k]assetto organizzativo dei corpi di sicurezza pubblica. Il giro di vite riguardera’ il sistema con cui vengono pagati gli agenti, premiando quelli che s[k]impegnano sul campo e disincentivando i lavori [k]d[k]ufficio[k]. Altri nodi difficili da sciogliere, pero’, saranno la proposta di sottoporre continuativamente gli agenti a test fisici e quella di sostituire con personale civile gli agenti che non sono impiegati in missione.

Il Ministro della Polizia, Nick Herbert, sostiene che questi cambiamenti non siano solo tagli ma un modo per incentivare il professionalismo e tagliare la burocrazia. In un[k]intervista concessa ai microfoni della Bbc ha inoltre dichiarato che [k]abbiamo bisogno di aggiornare i servizi di polizia affinche’ gli agenti che fanno i lavori piu’ duri e pericolosi vengano ricompensati per questo[k]

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