Operai fischiano Fassino a Torino, la polizia lo salva

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corriere della sera

Operai fischiano fassino a torino, la polizia lo salva dai ragazzi.

dal corriere della sera:

I ragazzi sono sbucati di corsa da una via laterale, hanno fatto esplodere una bomba carta, ma, prima che raggiungessero il primo cittadino, sono stati fermati e caricati dalla polizia. Dopo il primo tafferuglio e’ nato un inseguimento tra agenti e contestatori nelle vie adiacenti. Scudi e manganelli sono stati usati per respingerli. Uno dei leader del centro sociale e’ stato caricato su un blindato e portato in questura. In tutto quattro persone appartenenti al centro sociale sono state fermate. Si tratta di fermi temporanei, spiega la Digos, per vagliare le loro posizioni. Dopo gli scontri il corteo ha ripreso lentamente il suo percorso. Fassino resta in testa, con la fascia tricolore, circondato da una schiera di agenti in tenuta antisommossa e dal servizio d’ordine dei sindacati. Proseguono i fischi di alcuni cittadini, contro di lui. [k]Vergogna[k] e [k]Fuori la polizia dal corteo[k] gridano i manifestanti.

Una bordata di fischi e di grida si e’ levata anche da Piazza San Carlo, non appena lo speaker, dal palco, ha annunciato il discorso del sindaco. [k]Fassino – ha urlato un organizzatore al megafono per cercare di calmare la folla – e’ stato invitato da Cgil, Cisl e Uil, dai lavoratori e dai cittadini, e’ nostra consuetudine rispettare tutti, chiediamo rispetto[k]. Ma i fischi sono continuati, almeno da parte della meta’ delle migliaia di cittadini presenti, 20mila secondo i sindacati. Fassino ha preso comunque il microfono e ha continuato a parlare per cinque minuti, nonostante le grida del pubblico. [k]e’ un primo maggio difficile – ha esordito – perche’ la situazione del paese e’ critica. Bisogna sollecitare chi ha responsabilita’ a tutti i livelli[k].

Il sindaco ha garantito di continuare a occuparsi del problema dei precari degli asili nido e delle cooperative. Centinaia di contestatori in piazza sono disoccupati di questo settore. [k]Continueranno ad averli gli asili, i bambini – ha gridato Fassino dal palco – da settembre il posto ce l’avranno come oggi. Il fischio non e’ mai stato un argomento, chi fischia oggi e’ chi ieri ha impedito a Bonanni di parlare e tirava i bulloni a Trentin. E non ha mai capito come ci si batte per difendere i lavoratori[k]. I fischi sono proseguiti quando, dopo Fassino, ha preso la parola Nanni Tosco, segretario torinese della Cisl, da parte soprattutto dei lavoratori delle fabbriche. Sono presenti anche delegazioni dell’Alenia, della De Tomaso e delle ex Bertone. [k]Ho fischiato Fassino perche’ sono un operaio, e lui aveva detto che se avesse fatto il mio mestiere avrebbe votato si al referendum dando ragione a Marchionne[k]. Lo spiega Rocco Vallone, lavoratore delle ex Bertone – fabbrica del gruppo Fiat – e delegato Fiom. [k]Ho fischiato Nanni Tosco della Cisl – ha aggiunto – perche’ la Cisl e gli altri sindacati hanno contribuito a farci buttare fuori dalle fabbriche e poi parlano di unita’

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