JABIL, I CAMION TORNANO INDIETRO

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Jabil, i camion tornano indietro.

Caro Operai Contro,

strani movimenti delle guardie nel cortile e nei corridoi esterni ai reparti dove si continua la produzione con la fabbrica occupata, insospettiscono fin dall’alba i presidianti che subito serrano le fila della vigilanza: chi ha appena finito il turno di notte si ferma ancora, unendosi agli operai del primo turno e all’ertando i compagni a casa che accorrono, scattano giri supplettivi di ricognizione nei reparti, nei corridoi e nell’area circostante.
Nei giorni prima era girata la voce che Nokia intendeva portar fuori computer e materiale d’archivio, legato al trasferimento di un gruppo di impiegati al Plaza.
Ad un certo punto i presidianti sui cancelli, vedono arrivare preceduti da un’auto, due grossi camion, uno vuoto, l’altro portava un grosso e potente muletto che, nell’intenzione di Nokia, doveva servire per caricare il macchinario (altro che 4 computer che comunque il presidio non avrebbe concesso) da portar via.
Nokia approfittando che un folto gruppo di operai, proprio ieri non poteva essere al presidio, perche’ in Tribunale per la causa contro i licenziamenti, pensava di cogliere il presidio di sorpresa magari un po’ sguarnito, e fare il colpaccio.
Alla fine gli autisti dei due camion e il personale al seguito del [k]commando[k], dopo aver parlato a lungo con i presidianti e capito che non c’e’ trippa per gatti, se ne sono andati vuoti, cosi come se ne erano venuti.
La Nokia se vuole risolvere i suoi problemi nel sito storico di Cassina de’ Pecchi, deve prima rimuovere ogni ostacolo che impedisce il ritiro dei 325 licenziamenti e la ripresa produttiva della ex Jabil.
Saluti dal presidio Jabil di Cassina de’ Pecchi.
Per sottoscrizioni a sostegno della lotta:
CC IBAN IT 28S0312732860000000000331 causale presidio Jabil.

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