SICILIA, MAFIA BORGHESIA E POLITICI

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Lombardo, presidente della regione Sicilia, potrebbe dover andare a processo insieme al fratello Angelo, deputato nazionale del Mpa.

L’inchiesta e’ uno stralcio dell’operazione Iblis, scattata nel 2010. Ma Lombardo si difende nuovamente: [k]Non ho mai segnalato un’impresa, un lavoro, una concessione, un’autorizzazione, ne’ favorito mai nessuno. Se la mafia non e’ un’associazione di volontariato va capovolto il ragionamento della procura[k]. Riguardo alla vicinanza con Giovanni Barbagallo, il geologo molto vicino ai fratelli Lombardo arrestato per associazione mafiosa e intercettato mentre si vantava di aver fatto arrivare i fondi regionali dove desiderava, il presidente della Regione replica: [k]Vorrei sapere come potevo sapere io che fosse in odore di mafia quando il suo nome non e’ mai venuto fuori in 20 anni di inchieste giudiziarie a Catania ne’ dalla bocca di alcun pentito ne’ di magistrati. Se non lo sapevano le forze dell’ordine, vorrei sapere come potevo saperlo io[k].

I politici non sanno mai niente.

I padroni si dichiarano contro la mafia.

In Sicilia, la mafia e’ nata dai padroni.

In Sicilia, i politici di tutti i partiti hanno sempre avuto collegamenti con la mafia.

In Sicilia lo stato borghese ha fatto sempre accordi con la mafia.

In Sicilia chi era contro lo stato borghese, i suoi partiti e la mafia e’ finito sotto un metro di terra

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