LIBIA, CIRENAICA INDIPENDENTE

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Die Welt

Cirenaica [k] La regione petrolifera della Libia si dichiara autonoma

+ Wsj 120307, La Libia orientale si dichiara semiautonoma

– I capitribu’ della Cirenaica,

o- hanno dichiarato l[k]autonomia della regione e chiedono un sistema federale, quello in atto nel 1951-1963, con la divisione in tre Stati: Tripolitania ad Ovest, Fezzan a S-O, Cirenaica ad Est, chiedono finisca la marginalizzazione di Barqa, imposta per decenni da Gheddafi.

– Alla conferenza di dichiarazione dell[k]autonomia hanno partecipato i capi di importanti tribu’ orientali, come Ubaidat, Mughariba e Awajeer, e i comandanti dell[k]esercito del Barqa, che raggruppa 61 milizie [k]rivoluzionarie[k] orientali.

Secondo il progetto delineato dalla conferenza, lo Stato di Barqa, che copre circa la meta’ del territorio libico, avra’ un proprio parlamento, polizia, tribunale e una capitale, Bengasi.

Rimarra’ al governo centrale la politica estera, le forze armate e le risorse petrolifere. (??)

Il Consiglio nazionale di transizione, CNT, respinge il progetto nella sua interezza, rifiuta il federalismo abolito nel 1963.

– e’ stato nominato capo della regione lo sceicco Ahmed Zubair al-Senussi, cugino del defunto re Idris al-Senussi, e membro del CNT. Fra due settimane elezioni per il governo.

– Il capo del Consiglio di transizione nazionale, Mustafa Abdel Dschalil: i paesi arabi alleati hanno appoggiato la sollevazione per non essere contagiati dalla rivoluzione; e’ l[k]inizio di una cospirazione contro la Libia, a rischio l[k]unita’ nazionale.

La debolezza principale della Libia post-Gheddafi e’ la mancanza di istituzioni politiche: alla caduta di Gheddafi il potere e’ stato preso da citta’, tribu’ e milizie, che hanno impedito al CNT di assumere un controllo nazionale.

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Der Spiegel 120303

Pagare per l[k]astensione all[k]ONU [k] Gli imprenditori tedeschi non sono i benvenuti nella Libia postbellica

Uwe Buse e Takis W[k]rger

Prima della rivoluzione libica, fino al 2010, la Germania era il secondo maggior partner commerciale della Libia, dopo l[k]Italia.
o il nuovo regime libico da’ la preferenza agli affari con la Francia, declamata come [k]liberatrice[k].

– Ancora a fine 2011 circolavano voci per cui Agoco, il secondo maggior gruppo petrolifero libico che dall[k]inizio della protesta contro Ghedafi ha sostenuto i ribelli – fornendo benzina, e mezzi per trasporti anche militari, non voleva lavorare piu’ con societa’ tedesche, perche’ diversamente dalla Francia la Germania non aveva mandato suoi cacciabombardieri contro Gheddafi.

Tra le numerose le societa’ tedesche che operavano il Libia, il gruppo dell[k]edilizia Bofinger, il produttore petrolifero Wintershall, il gigante della tecnologia Siemens, e una serie di PMI.
Partiti tedeschi e fondazioni ad essi legate hanno preferito mantenere le distanze dal regime di Gheddafi; ancora oggi si reca in Libia solo la fondazione Friedriche Naumann, finanziata dal partito liberale FDP; questo nonostante sia stato il primo responsabile dell[k]astensione al voto sulla risoluzione ONU proprio il ministro Esteri tedesco Westerwelle, che e’ anche capo dell[k]FDP.
– Nei gruppi statali libici e’ in corso di ricontrattazione la durata della settimana lavorativa, che con Gheddafi era di 30 ore.

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