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ANSA

Martedi nero, torna lo spettro Grecia
Borsa giu’ del 3,39%, lo spread risale a 330
Pesanti i listini europei e Wall Street che accusa le tensioni anche sul fronte Israele -Iran. Persi 188 miliardi di capitalizzazione

MILANO – Martedi nero in Piazza Affari e in tutte le Borse europee: ai rinnovati timori sul default della Grecia si e’ aggiunta la preoccupazione per le tensioni tra Israele e Iran sulla minaccia nucleare di Teheran L’ indice principale Ftse Mib ha lasciato sul terreno il 3,39% a 16.218 punti. Anche Wall Street ha scontato la peggior seduta dallo scorso dicembre . Madrid ha perso il 3,39% come Milano, Parigi il 3,58%, Francoforte il 3,40%. L’indice Stoxx 600, nel quale sono contenuti i principali titoli del Vecchio continente, ha ceduto il 2,67% mandando in fumo 188 miliardi di euro di capitalizzazione. Milano ha registrato da sola una perdita di valore di 12,6 miliardi.

LO SPREAD – Lo spread tra Btp e Bund e’ risalito fino a 330 punti per attestarsi a 328, rispetto ai 310 punti dell’apertura, con il rendimento del decennale italiano che e’ tornato sopra la soglia del 5%.

IL PARADOSSO ATENE – Atene, unica Borsa in controtendenza in Europa, ha chiuso in rialzo del 2,77 per cento nonostante l’incertezza sull’esito della proposta di scambio sui titoli di Stato greci. La procedura si chiudera’ giovedi sera e punta ad alleggerire di oltre 100 miliardi di euro l’indebitamento del paese, tramite una forte rinuncia da parte dei creditori privati. Ai possessori di bond greci e’ chiesto di accettare perdite del 53,5% del valore nominale dei titoli in portafoglio. Un certo numero di creditori ha gia’ comunicato l’adesione al concambio. Tra questi figurano i gruppi italiani Unicredit, Generali, Intesa Sanpaolo.

GIU’ LE BANCHE, LA CORSA DI MITTEL – Come puntualmente accade in tempi di tensione sui debiti sovrani sono le banche a scontare piu’ diffusamente i ribassi anche se le cose non sono andate meglio sul fronte industriale. Mps ha ceduto il 6,44% , Bpm il 5,92%, Mediobanca il 5,63%, Ubi il 5,46%, Unicredit il 5,18%. Intesa il 4,93%. Fiat ha segnato una delle peggiori performance (-6,07% ), male anche Pirelli (-5,02%) e Mediaset (-5% netto), mentre hanno relativamente tenuto Telecom Italia ed Eni, scese rispettivamente dell’1,68% e dell’1,26%. Nella giornata in profondo rosso non sono mancate le eccezioni. e’ il caso di Mittel, la finanziaria presiduta da Giovanni Bazoli, che ha guadagnato il 12% dopo una sospensione al rialzo sulle attese per la nomina ad amministratore delegato di Arnaldo Borghesi, banchiere gia’ a capo di Lazard.

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