CILE, QUATTRO OPERAI ASFISSIATI DAL GAS

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REDAZIONE DI OPERAICONTRO

Osvaldo Piazza del Rosario Corte’s, Manuel Jesus Cortes Vargas, Nicanor Alberto Torres e Luis Alejandro Zarate Roco Roco. Quattro operai minatori sono morti ieri in Cile a seguito della fuoriuscita di monossido di carbonio da una pompa che stazionava nella miniera dove lavoravano.

L’ONEMI, ufficio nazionale di emergenza controllato dall’unificato ministero dell’Interno ed il preoccupante Pubblica Sicurezza, si affretta a sottolineare che gli operai sono morti a seguito di inalazione di monossido e non per un crollo.

Il mondo intero, compresi i pennivendoli italiani, aveva seguito la vicenda degli operai cileni intrappolati dopo il crollo della miniera. Il governo si era affrettato, nella migliore tradizione della propaganda dittatoriale, a piantare un’enorme bandiera nazionale a portata di telecamere e macchine fotografiche.

Ora degli operai cileni non fotte piu’ niente a nessuno. L’emergenza morti sul lavoro, in particolare minatori sempre meno tutelati, ha portato alla nascita di centinaia di associazioni ed osservatori.

Il governo del presidente Sebastia’n Pinera, amico e spalla nella giunta Pinochet, e’ il governo del fare. Poche cose, ma costanti: manganellate agli studenti, bastonate e monossido agli operai, lacrimogeni alle popolazioni dell’Aysen per la costruzione delle dighe di proprieta’ della nostraENEL attraverso ENDESA.

Operai, non esistono lacrime per le nostre morti se non le stesse nostre e quelle dei nostri affetti.Se a qualche stronza cola un po’ d’acqua dagli occhi e’ solo perche’ avra’ immaginato tutti i lacrimogeni che piovono sulle teste nostre, dei lavoratori e degli studenti.

Saluti Operai da Pavia

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