Germania, America Latina, Brasile, rapporti potenza

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Germania, America Latina, Brasile, rapporti potenza

Gfp 120215/16

Alleati nella Leadership (I/II)

– La nuova strategia tedesca, elaborata da rappresentanti del mondo economico e da think tank come la SWP (Fondazione di Scienza e Politica) [k] e’ stata presentata pubblicamente l[k]8 febbraio.

o Il fallimento della rivendicazione tedesca ad un seggio permanente nel CdS Onu sta a dimostrare che per sostenere i propri interessi a livello internazionale alla Germania occorrono – al di la’ delle alleanze gia’ esistenti, UE e Nato – coalizioni e alleanze con le potenze leader in America Latina (Brasile), Africa (Sudafrica) ed Asia (India).

– Alla base di questa strategia gli spostamenti di potenza internazionali, come l[k]ascesa della Cina,

o ma anche gli sforzi di Berlino di garantirsi maggiore influenza sia all[k]interno dell[k]Europa che su tutti i continenti indipendentemente dagli Usa;

o Berlino puo’ approfittare del fatto che alcune potenze regionali, come il Brasile, cercano di contrapporsi all[k]egemonia Usa.

– Berlino e’ interessata ai paesi che

o hanno una significativa potenza economica o forti tassi di crescita,

o disposti a mettere in campo la propria potenza;

o hanno un peso centrale negli sviluppi regionali o globali;

o e soprattutto a paesi filo-occidentali, che offrono la possibilita’ di nuove opzioni negoziali indipendenti da o anche contro gli Usa, senza escludere la possibilita’ di una coalizione contro la Cina, utile in caso gli Usa dovessero seguire una politica piu’ aggressiva verso Pechino.

– La Germania potrebbe utilizzare per creare nuove alleanze le risorse della UE, ma senza sacrificare i propri obiettivi ad una precipitosa europeizzazione;

o rientra nella nuova strategia un forte ampliamento della cooperazione poliziesca e militare, presentata all[k]opinione con la parola d[k]ordine [k]pace e sicurezza[k], [k]lotta al terrorismo e alla criminalita’ organizzata[k], da accompagnare con un aumento dell[k]export di armamenti.

– Una prima applicazione della nuova strategia di potenza tedesca si e’ vista nel viaggio in America Latina, Brasile e Messico, del ministro Esteri, Westerwelle.

Per la Germania il Brasile, 6a potenza economica mondiale, potrebbe risultare un alleato molto utile ad accrescere la propria influenza nell[k]area. Berlino appoggia gli sforzi del Brasile a porsi come potenza regionale nel subcontinente americano.

Da anni, Germania e Brasile combattono assieme per un seggio permanente nel C.d.S. Onu; entrambi si considerano potenze egemoniche nel proprio subcontinente, e entrambi mirano ad una crescente indipendenza dagli Usa.

Secondo il German Institute for Global and Area Studies (GIGA) in America Latina si starebbe imponendo la tendenza a sostituire organizzazioni regionali alle quali partecipano gli Usa con nuove organizzazioni regionali senza gli Usa.

– Il Brasile e’ il maggior partner economico della Germania in America Latina, davanti al Messico:

o IED tedeschi ad oltre $27MD;

o commercio estero 2010, con $20,6MD quasi tornato al livello ante-crisi.

1200 i gruppi tedesco-brasiliani, con 250 000 addetti; S[k]o Paulo, con 800 imprese tedesco-brasiliane, rappresenta il maggior sito economico tedesco fuori dalla Germania.

o Siemens e Deutsche Bahn per un collegamento ferroviario veloce tra S[k]o Paulo e Rio de Janeiro, $13MD);

o Fraport potrebbe approfittare della privatizzazione progettata degli aeroporti brasiliani;

Duisport, gestore del porto di Duisburg, punta ad una commessa per la modernizzazione e l[k]ampliamento di Santos, il principale porto della metropoli industriale di S[k]o Paulo, che dispone delle maggiori infrastrutture portuali dell[k]America Latina.

– L’acciaieria di ThyssenKrupp di Santa Cruz, nei pressi di Rio de Janeiro, con oltre $5MD il maggior recente investimento tedesco in America Latina, da anni oggetto di proteste e azioni legali per le sue emissioni velenose.

Forti proteste anche contro un altro grande progetto a partecipazione tedesca, quello della diga di Belo Monte sul fiume Xingu in Amazzonia, la terza maggiore del mondo, che richiederebbe un trasferimento forzato di massa e la distruzione della foresta.

– Nonostante gli sforzi i gruppi tedeschi sono riusciti a mantenere solo una posizione relativa:

o la Cina ha progetti per investimenti miliardari in Brasile; e’ divenuta di gran lunga il maggior partner commerciale del Brasile; si prevede che nel 2014-2015 vi esportera’ piu’ merci di tutta la UE.

– Oltre al rafforzamento delle relazioni economiche la Germania prevede una cooperazione in campo militare: ha proposto che il Brasile fornisca in futuro personale civile, ma anche poliziotti e soldati per gli interventi militari UE in tutto il mondo (gli specialisti avvertono che i militari brasiliani non hanno accantonato l[k]idea della bomba atomica).

– L[k]aspirazione a potenza internazionale del governo brasiliano ha gia’ prodotto un massiccio riarmo:

o nel 2010, con +5,8% l[k]aumento della spesa militare in Sud America e’ stato il maggiore del mondo;

o +9,3% quello del Brasile rispetto al 2009.

Il Messico, oggi la 14a economia del mondo, cerca di assurgere a leader regionale soprattutto grazie alla propria forza economica.

Dato il potenziale economico messicano, la Germania farebbe bene (SWP) a sostenere le sue ambizioni di media potenza, nonostante i dubbi sulle possibilita’ di realizzarle, data la sua dottrina di [k]non ingerenza[k] in politica estera e la sua forte dipendenza dagli Usa.

– La Germania si propone di intensificare le relazioni economiche con il Messico: il basso costo del lavoro e l[k]accordo di libero scambio con gli Usa – e Canada – (NAFTA, 1994) serviranno ai gruppi tedeschi per produrre merci a basso costo per il mercato Usa, rafforzando cosi la propria posizione nella competizione con la Cina, in particolare.

– Sarebbero circa 1000 le imprese tedesche in Messico, con circa 130 000 addetti.

– Il capitale accumulato dei gruppi tedeschi in Messico e’ di circa $25MD, mentre il commercio estero tedesco, molto calato durante la crisi economica a causa della forte dipendenza del Messico dal mercato Usa, e’ risalito nel 2010 a circa $15MD, pari a circa 1/3 del totale UE con il Messico.

o Grazie al Nafta il Messico serve da collegamento tra UE e Usa, che accolgono oltre l[k]80% delle esportazioni messicane e rappresentano oltre il 50% di tutti gli IED (Investimenti Esteri Diretti) nel paese (dati 2009).

– Circa il 75% della produzione dei gruppi tedeschi di componentistica per auto in Messico fornisce 1/3 del mercato americano, quota in crescita. Alcune prestigiose imprese messicane sarebbero riuscite a collocarsi ai primi posti della catena di rifornimenti per l[k]industria automobilistica; predominano pero’ i gruppi esteri, in particolare quelli tedeschi (Continental, Schaeffler, Bosch).

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