FINCANTIERI, ENNESIMO SCHIAFFO

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Alla fine i sindacati uni e trini hanno raggiunto UNITARIAMENTE l’accordo per FINCANTIERI. L’ennesimo schiaffo agli operai, con gli esuberi che diventano “eccedenze”. Il quotidiano borghese che si vorrebbe di sinistra “L’Unita’” titola “salvi i posti di lavoro”. Gli altri quotidiani “radicali” dicono la stessa cosa con toni piu’ sfumati: il senso della differenza interna alla sinistra piccolo borghese da sempre, insomma.

Ditemi che cazzo capisce uno che la vicenda FINCANTIERI non l’ha seguita dall’inizio, in particolare durante la fase piu’ calda, con gli operai sotto le finestre dell’allora ministro-commissario-commissariato Romani:

( … ) Dei 750 addetti complessivi dello stabilimento ligure, per 330 e’ prevista l[k]uscita temporanea dal lavoro. Ma se Fincantieri aveva inizialmente indicato come [k]eccedenze strutturali[k] gli operai, puntando quindi a procedure di mobilita’, i sindacati hanno chiesto ed ottenuto che per loro si profili un periodo di cassa integrazione. Gli esuberi verranno gestiti in modi diversi ma [k]mai traumatici per i lavoratori[k]: cassa integrazione straordinaria, prepensionamenti incentivati, ma anche mobilita’ incentivata e trasferimenti volontari in altri cantieri. La forza lavoro che rimarra’ in cantiere sara’ destinata alla gestione dell[k]attivita’ ordinaria, alla nuova commessa e ai nuovi progetti che sono pero’ legati alla realizzazione del [k]ribaltamento a mare[k] del cantiere attuale, per cui si profilano attivita’ di costruzione, ma anche di meccanica industriale.

(Luigina Venturelli, L’Unita’ 17 febbraio 2012)

I pennivendoli sottolineano come l’accordo sottoposto alle maestranze sia stato “approvato all’unanimita’”, passando il messaggio insipido ed acritico che gli operai abbiano accettato felicemente col sorriso sulle labbra.

Anche un tunisino migrante senza documenti in regola in Italia accetta di lavorare in cantiere o in officina al nero 10-12 ore al giorno per 30 euro se non meno. LA STAMPA BORGHESE DOVREBBE DUNQUE ESSERE POSITIVA E SODDISFATTA ANCHE PER LUI?

IL RICATTO DEI PADRONI VIENE RIPROPOSTO, ADDOLCITO MA IDENTICO NELLA SOSTANZA, DA SINDACATI E SINDACATINI.

Allora mi sorge una domanda: dato che numeri e forze non consentono l’opposizione al padrone come a Mirafiori negli anni 60 e 70, SE GLI OPERAI COMINCIASSERO A COMBATTERE CONTRO QUESTI SINDACATI?

Eliminare la gramigna dal proprio cortile prima di bonificare quello del vicino. Trascinare i cravattari in catena di montaggio e nei cantieri A LAVORARE INSIEME A NOI, SENZA TRATTENUTE SINDACALI da intascare.

E se la costruzione del NOSTRO PARTITO OPERAIO passasse prima dall’eliminazione di questi sindacati e sindacatini che fanno piu’ processioni di diocesi e curie?? Ricordiamoci cosa ha scritto sul telematico piu’ di un compagno operaio di Sestri Ponente.

Incazzatissimi saluti Operai da Pavia DA CHI NON CAMPA SULLA PELLE DI CHI LAVORA

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