NESSUNO STATO E’ AL SICURO

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NESSUNO STATO e’ AL SICURO!

Ormai il terrore di padroni e politici e’ l’unica cosa che c’e’ di comune in Europa e nonostante si cerchi ancora di dare un’ immagine di collaborazione e solidarieta’ sempre piu’ sta diventando comune pratica la filosofia del si salvi chi puo’. Ma i padroni e i politici da loro messi al governo hanno forse cominciato a capire che nessuno si salvera’ dal collasso del sistema che per anni hanno tenuto in piedi per i loro interessi a scapito degli operai e dei lavoratori. Accade cosi che la Merkel incontra Sarkozy e insieme si fanno prendere dal panico e cominciano a far trapelare che il default della Grecia oramai sta diventando piu’ di una possibilita’ dal momento che non si potranno realizzare quelle riforme strutturali e quei conseguenti tagli che erano previsti dal piano di salvataggio. La certezza di questo mancato raggiungimento degli obiettivi era stato palesato dal primo minsitro greco Papandreu la settimana scorsa. Noi senza le competenze che si arrogano i signori al governo avevamo sempre detto che nessuno indebitato possa essere salvato da un altro debito, nemmeno provvedendo a tagli enormi dal momento che questi generano ricadute economiche tali da ridurre drasticamente i consumi e le conseguenti possibilita’ di crescita economica. Quindi nel 2012 si consumera’ il fallimento greco con imprevedibili conseguenze. Nel 2012 sara’ comune in molti paesi europei la stagnazione mentre altri avranno in comune la recessione. Italia e Spagna cercheranno di galleggiare nella merda comprando tempo attraverso il pagamento di altri tassi di interesse, cercando di fare ricadere gli effetti di questa politica economica sui soliti noti: operai, giovani e lavoratori dipendenti in generale. Intanto la comunita’ europea sta sempre piu’ sgretolandosi sotto il peso di divergenze sempre piu’ ampie in materia di politica fiscale; la vicenda della tobin tax sta allontanando ancor di piu’ l’Inghilterra dal resto dell’europa. In piu’ l’unica asse politica che ancora esiste in europa, quella di francia e germania appunto potrebbe venire meno con la piu’ che probabile sconfitta di Sarkozy e l’avvento al potere dei socialisti.

Il 2012 sara’ sicuramente un anno terribile per padroni e politici mentre per gli operai continua ad esistere la possibilita’ di prendere in mano il proprio destino sfruttando il momento di debolezza del sistema democratico organizzando il partito operaio nelle fabbriche e nei quartieri e non certo aspettando le ipocrite prese di posizione dei sindacati.

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