TERMINI IMERESE CONTINUA LA PROTESTA DEGLI OPERAI

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Economia > News Fiat: Montezemolo, pronti al dialogo Marchionne, nessun ricatto. Produzione ancora sospesa a Termini Imerese 28 gennaio, 21:32 (di Amalia Angotti). TORINO – E’ teso il clima alla vigilia dell’incontro al ministero dello Sviluppo Economico sullo stabilimento di Termini Imerese. L’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, spiega che il ricorso alla cassa integrazione non [k] un ricatto e che il mancato rinnovo degli incentivi avrebbe inevitabili conseguenze sulle fabbriche. “La Fiat mette benzina sul fuoco”, accusa il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, mentre il numero uno della Fiom, Gianni Rinaldini, parla di “atteggiamento arrogante e inaccettabile”. Replica alle critiche il presidente del Lingotto, Luca Cordero di Montezemolo: “E’ chiaro che tutti i nodi vanno affrontati in un clima di dialogo e confronto con le parti sociali e il governo, che ha dimostrato in questi mesi una grande attenzione alla filiera dell’auto”. Montezemolo ribadisce che la cassa integrazione [k] dovuta al crollo degli ordini registrato a gennaio e che la produzione a Termini Imerese cesser[k] a fine 2011 “per le condizioni di svantaggio competitivo dell’impianto e la non economicit[k] industriale”. “Cominceremo domani, con il tavolo sull’auto a Termini Imerese – dice il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola -, a cercare di riannodare i fili anche se ora [k] pi[k] difficile”. Scajola ripete che “il governo non [k] stato informato” e che [k] stata “una decisione inopportuna che rende pi[k] difficile in questa fase i colloqui con le parti sociali per il piano di ristrutturazione della Fiat”. Bisogna evitare che “ci siano atti unilaterali non discussi e non verificati come accaduto in questo caso”, rincare il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. Il tema centrale dell’incontro al ministero [k] il futuro della fabbrica siciliana, ma in realt[k] il vero nodo [k] quello degli incentivi. Lo sanno bene i sindacati che legano il tema alle garanzie sull’occupazione. S[k] agli incentivi al settore auto, ma a condizione che non si perdano i posti di lavoro, afferma il leader della Cisl Raffaele Bonanni. E anche il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, dice di non essere molto favorevole, al momento, “a dare incentivi che servano a garantire la produzione automobilistica in altri Paesi”. “O la Fiat mantiene aperti tutti gli impianti o deve diventare un’azienda pubblica”, sostiene il portavoce della Federazione della Sinistra, Paolo Ferrero, mentre per l’esponente del Pdci, Oliviero Diliberto, “la Fiat sta giocando con il fuoco”. Fuori dal coro il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, per il quale “la cassa integrazione [k] una misura dolorosa, ma che non deve essere drammatizzata”. Per i sindacati un altro segnale della forzatura da parte della Fiat [k] lo stop della produzione, per il secondo giorno consecutivo, a Termini Imerese deciso dall’azienda nonostante non ci siano blocchi davanti i cancelli.. Fiat: Montezemolo, pronti al dialogo 28 gennaio, 21:32 Ritorna alla news ]]>

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