JATEVENNE DAY

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RIFIUTI: 4000 IN CORTEO, SCONTRI A CHIAIANO NAPOLI – Alla fine ecco le scene gia’ viste: cassonetti in fiamme e blocchi stradali, nel cuore della protesta antidiscarica, a Napoli, nel quartiere di Chiaiano, durante la manifestazione di circa quattromila persone, sulla quale prende il sopravvento chi lancia sassi e petardi. Le forze dell’ordine caricano al termine di una trattativa fallita per visitare il sito, che surriscalda il clima. Non era accessibile, era poco illuminato, chiarira’ poi il sottosegretariato ai rifiuti Guido Bertolaso. E’ l’epilogo dello ‘Jatevenne day’, partito nel pomeriggio con un corteo organizzato dai comitati antidiscarica di Chiaiano e Marano. Ci sono anche No dal Molin di Vicenza e le Reti romane per il bene comune. Partono dalla stazione della metropolitana oltre mille persone, al seguito di uno striscione giallo: “Basta discariche e inceneritori, jatevenne”. Non e’ l’unico: “Ponticelli, Serre, Andretta, Savignano: un’unica lotta contro la devastazione” si legge anche. La gente solidarizza, e aumenta strada facendo: le saracinesche si abbassano in via Santa Maria a Cubito; i residenti del quartiere esprimono in modi coloriti, come sempre, una profonda indignazione. “San Genna’ te truvave facenn putiss squaglia’ nu poco e munnezza politica” (San Gennaro con il miracolo del sangue potevi sciogliere anche un po’ di immondizia politica): ha scritto la signora Matilde, ad esempio. “In quelle cave ci sono persone che vogliono fare del male ai nostri figli – spiega – e questo per una madre e’ motivo per lottare sempre senza potersi mai arrendere”. Sfila il parlamentare dell’Idv Franco Barbato: “La discarica avra’ un costo di allestimento pari a circa 600 euro per tonnellata di immondizia, cioe’ il doppio di quanto costava mandare i rifiuti in Germania. Un sottosegretariato non puo’ operare sperperando il denaro pubblico”. Ma quando si arriva a via Cupa dei Cani, davanti al limite imposto dalle forze dell’ordine, schierate in tenuta antisommossa, il vento cambia. Inizia una trattativa: i manifestanti chiedono che una delegazione di cittadini possa entrare nella futura discarica, con i rappresentanti delle istituzioni. La protesta monta. Partono i petardi, i sassi e la polizia carica. Il bilancio parlera’ di quattro agenti ustionati e contusi, del reparto mobile di Bari. “E’ mancato il buonsenso da tutte e due le parti – commenta il sindaco di Marano Salvatore Perrotta, che ha partecipato al corteo con una croce di legno e un drappo nero alla fascia tricolore. Il sito non era adeguatamente illuminato, si spiega intanto dalla struttura del sottosegretario Bertolaso: “Non e’ mai stato negato a rappresentanti delle istituzioni l’accesso al sito dove sara’ realizzata la discarica – dice Marcello Fiori, coordinatore della struttura – e dunque gia’ lunedi mattina il sindaco e gli altri rappresentanti degli enti locali interessati potranno entrare nella cava, dove tra l’altro sono gia’ stati”. “Chi non potra’ entrare sono invece i cittadini – conclude – in quanto il sito di Chiaiano e’ dichiarato di interesse strategico nazionale”. ]]>

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