HA RAGIONE IL CAVALIERE

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da libero.it
Notizia del 7 luglio 2008 – 16:30
Veronica prepara l’affondo
Le intercettazioni-hard del Cavaliere potrebbero favorire la Lario (e i suoi figli) in caso di separazione. Ma perche’ ancora non sono state pubblicate?

MILANO, 7 lug – Il sex-gate all’italiana continua. Ma questa volta le indiscrezioni sono tutte concentrate sulle possibili ripercussioni che le piccanti intercettazioni (di cui per ora solo pochissimi conoscono il contenuto – dicono “gli addetti ai lavori” che fra questi ci sarebbero Mieli e il Gruppo Espresso – ma sulle quali tanto si e’ detto e ipotizzato, specie sul nome della possibile “lei”) potrebbero avere sulla vita familiare dell nostro premier “donnaiolo”.

Gia’ Dagospia aveva insinuato che il silenzio di lady Veronica in questa occasione era quantomeno sospetto, lei che per una battuta di suo marito (guarda un po’ a Mara Carfagna) aveva scritto una lettera a Repubblica pretendendo pubbliche scuse e che ora, sempre dalle pagine di quello stesso quotidiano, fa sapere che non dira’ nulla. E lo fa grazie a un “articolone” a firma di Dario Cresto-Dina, che scrive: [k]Ci sono silenzi che nascondono dignita’ e dolore. Silenzi che pure fanno rumore… Veronica Lario …. Questa volta non fara’ alcuna dichiarazione[k] (cioe’ nessuna lettera-comunicato-intervista, come la chiama Dsagospia).

Ora il sito di Roberto D’Agostino, tirando le fila degli ultimi pettegolezzi (voci, cero, ma molto fondate visto che le [k]fonti[k] – Dago dixit – [k]sono ben autorevoli[k]), racconta che la Lario, tornata dalla sua vacanza, avrebbe contattato immediatamente i suoi legali. L’idea e’ che piu’ di tutto sull’unione fra lei e Silvio pesa la divisione patrimoniale pensata e voluta dal Cavaliere: non il 20 percento a ciascuno dei cinque figli (perche’ in questo caso alla prole di Veronica spetterebbe il 60 per cento dell’intera eredita’ billionaria) bensi un’equa (almento secondo il pensiero di Berlusconi) divisione dell’impero, cioe’ meta’ ai figli di primo letto (Marina, gia’ capo della Mondadori, e Piersilvio, capo di Mediaset) e meta’ agli altri tre, nati dalle sue seconde nozze (Luigi, Barbara ed Eleonora).

Lady Lario ovviamente non e’ affatto d’accordo ma se prima d’ora la separazione non avrebbe potuto portarle nulla di buono (in caso di una consensuale niente potrebbe far cambiare idea al marito e la cosa si risolverebbe solo con un accordo famigliare), ora l’ipotesi di un possibile (anche se smentita) divorzio per colpa (dove la colpa risiederebbe tutta in cui quelle maledette intercettazioni hard che pero’ sembrano non volere uscire sui giornali) potrebbe favorirla e favorire di conseguenza i suoi adorati pargoli.

Come andra’ a finire? Da qualto si legge nell’articolo del vicedirettore di Repubblica, Giuseppe D’avanzo, e sul pezzo di oggi di Curzio Maltese, molto probabilmente quelle conversazioni hard non verranno mai pubblicate. A meno di una decisione diversa da parte del gip di Napoli, prevista per l’8 luglio.

Sul perche’, oltre alla legge che vieta di intercettare due deputati della Repubblica (senza debita e precedente autorizzazione del Parlamento), sempre Dagospia ipotizza che potrebbe essereci il parere negativo dello studio legale del Gruppo L’Espresso: le intercettazioni sarebbero infatti “troppo intime”, ma soprattutto potrebbero rivelarsi causa di un vero “terremoto”, come dire potrebbero scoperchiare il vaso di Pandora. E poi, quanto a scheletri nell’armadio, nessuno e’ immune da . Della serie: [k]chi e’ senza peccato scagli la prima pietra[k]? (Libero News)

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