ANOMALIA

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DALLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
Operaio si ustiona all’Ilva di Taranto
Non sarebbe in pericolo di vita anche se le ferite sono profonde. L’incidente e’ avvenuto nell[k]Acciaieria, nel reparto colata continua. L’uomo si chiama Piero Viesti ed ha 29 anni
stabilimento IlvaTARANTO – Un operaio e’ rimasto ustionato in un incidente sul lavoro avvenuto stamane nello stabilimento Ilva di Taranto. L[k]uomo ha riportato ustioni sul torace, la sua vita – a quanto si e’ saputo per ora [k] non sarebbe in pericolo.
L’incidente e’ avvenuto nell[k]Acciaieria, nel reparto colata continua.

Il primo luglio scorso nello stabilimento tarantino vi fu un altro incidente nel quale un operaio di una azienda appaltatrice mori schiacciato da un carico sospeso.

L’operaio ustionato ha 29 anni, si chiama Piero Viesti, e’ di Taranto ed e’ un dipendente dell[k]Ilva. Ha riportato [k] a quanto si e’ saputo [k] ustioni di primo e secondo grado al viso, alle mani e alle braccia per un[k]esplosione avvenuta nel reparto colata continua 5 dell[k]Acciaieria 1.
Il giovane e’ stato ricoverato nel Centro Grandi ustionati dell[k]ospedale ‘Perrino’ di Brindisi, dove e’ stato giudicato guaribile in 60 giorni.

Sono stati alcuni compagni di lavoro a prestargli i primi soccorsi prima del trasporto in ospedale con un[k]ambulanza. Dopo l’incidente sono intervenuti i tecnici dello Spesal e gli ispettori del lavoro. Un[k]inchiesta e’ stata aperta anche dalla magistratura.

LA RICOSTRUZIONE DELL’AZIENDA: [k]UNA ANOMALIA[k]
L’incidente sul lavoro nello stabilimento Ilva di Taranto nel quale e’ rimasto ustionato gravemente un operaio [k]e’ stato provocato dalla proiezione di acciaio fuso in conseguenza del contatto accidentale di acqua sul materiale all[k]interno della lingottiera[k].

Lo rende noto l’Ilva per la quale [k]la segnalazione dell[k]anomalia al processo di raffreddamento era stata segnalata dal sistema ma veniva erroneamente addebitata ad un errore strumentale dal capoturno in servizio, che dava disposizioni di continuare le attivita’ di colaggio[k] dell[k]acciaio fuso.

[k]L’anomalia al sistema di raffreddamento, invece, produceva – si aggiunge nella nota aziendale [k] l’accidentale contatto tra l’acqua del circuito e l[k]acciaio fuso in fase di colaggio provocando la proiezione di schizzi di quest[k]ultimo verso le braccia e il torace dell[k]operaio[k].

LA LISTA NERA
Stando alle fonti ufficiali dell[k]Inail, in termini complessivi sono stati oltre settantamila, esattamente 71.447, gli infortuni avvenuti all[k]Ilva di Taranto dal 1970 al 2005. Dal 1993 (data della privatizzazione dell[k]azienda) ad oggi sono stati invece 37 gli infortuni con esito mortale, l[k]ultimo, Antonio Alagni, appena una settimana fa.
Nel dettaglio, gli infortuni all[k]Ilva sono stati 2101 nel 2005, 2043 nel 2004, 2080 nel 2003, 2045 nel 2002, 1836 nel 2001, 15002 nel 2000, 1358 nel 1999, 765 nel 1998, 654 nel 1997, 873 nel 1996, 1154 nel 1995, 1251 nel 1994, 1240 nel 1993, 1527 nel 1992, 1493 nel 1991, 1344 nel 1990. La punta massima, nel periodo esaminato dagli esperti dell[k]Inail, risale al 1977 con ben 4651 infortuni.
Secondo i piu’ recenti dati resi noti dall[k]azienda siderurgica, a marzo 2008 rispetto al marzo 2005 il numero degli incidenti e’ calato del 50 per cento. Negli ultimi tre anni c[k]e’ stata una riduzione complessiva del 30 per cento degli infortuni.

6/7/2008

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