FAMIGLIA CRISTIANA

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F.CRISTIANA: PROPOSTA RAZZISTA SULLE IMPRONTE
ROMA – Un attacco duro, senza appello, quello di Famiglia Cristiana, che boccia senza mezzi termini l’idea del ministro dell’Interno Roberto Maroni di prendere le impronte ai bambini rom. “Prima pero’ le impronte dei parlamentari e dei figli” titola il settimanale dei paolini, in un’ anticipazione del prossimo numero in edicola mercoledi prossimo, in cui denuncia il “silenzio assordante contro l’indecente proposta di Maroni”. E ancora, l’accusa del settimanale e’ che non c’e’ altrettanta “ostinazione nel combattere la criminalita’ vera”. “Avremmo dato credito al ministro – prosegue la rivista – se, assieme alla schedatura, avesse detto come portare i bimbi rom a scuola, togliendoli dagli spazi condivisi coi topi. Che aiuti ha previsto? Nulla”.

Berlusconi “permetterebbe che agenti di polizia prendessero le impronte dei suoi figli o dei suoi nipotini? Oggi – argomenta Famiglia cristiana – con le impronte digitali, uno Stato di polizia mostra il volto piu’ feroce ai piccoli rom, che pur sono cittadini italiani. Perche’ non c’e’ la stessa ostinazione nel combattere la criminalita’ vera in vaste aree del Paese?”. Anche la proposta di togliere la patria potesta’ ai genitori rom non piace e viene considerata “una forzatura del diritto: nessun Tribunale dei minori la togliera’ solo per la poverta’ e le difficili condizioni di vita”. Un forte attacco arriva da Famiglia cristiana ai ministri cattolici del Governo del Cavaliere che, alla prima prova, “escono bocciati, senza appello. Per loro la dignita’ dell’uomo vale zero. Nessuno che abbia alzato il dito a contrastare Maroni e l’indecente proposta razzista di prendere le impronte digitali ai bambini rom”.

Le affermazioni di Famiglia Cristiana hanno scatenato una ridda di polemiche. “Con l’editoriale sulla proposta Maroni di prendere le impronte ai minori nomadi, ‘Famiglia Cristiana’ si iscrive a pieno titolo nel gruppo dei critici ‘a prescindere’ del Governo Berlusconi” osserva Alfredo Mantovano, sottosegretario all’Interno, mentre il ministro degli Esteri, Franco Frattini, sottolinea che i prefetti devono eseguire l’ordinanza. Per Alessandra Mussolini (Pdl), presidente della commissione parlamentare Infanzia (oggetto delle critiche, in un passaggio, del settimanale) “l’articolo di Famiglia Cristiana e’ un misto di confusione e intolleranza”.

Il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini si dice favorevole alla misura “se potra’ facilitare la frequenza scolastica da parte di questi minori”. Sul lato opposto Giorgio Tonini, Pd: “Le parole ferme e puntuali di Famiglia cristiana, a cui va il mio totale apprezzamento, denunciano in maniera autorevole il carattere inquietante del provvedimento di schedatura delle impronte dei bambini Rom voluto dal ministro Maroni”. Paolo Ferrero (Prc) lancia l’idea della disobbedienza civile contro la proposta Maroni.

L’campo nomadi di Roma partira’ il 10 luglio e sara’ ultimato il 15 ottobre. La Croce Rossa Italiana operera’ comunque “con un’intenzione positiva e umanitaria” ha ribadito Barra, per il quale sul tema c’e’ un’attenzione “un po’ strumentale” e, comunque, si tratta di “scelte delle autorita’ di governo, che la Croce Rossa Italiana, come ente ausiliario, deve solo applicare, nel rispetto dei diritti dell’uomo e in una prospettiva umana”.

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