MARCEGAGLIA: NOI PADRONI ABBIAMO TUTTO VOGLIAMO DI PIU’

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NOTIZIE ANSA
MARCEGAGLIA: “SCENARIO NUOVO E IRRIPETIBILE”
(di Andrea Linares)
ROMA – L’Italia e’ di fronte ad un’occasione unica, ad una sfida che non puo’ perdere: ricominciare a crescere. Il nuovo scenario politico, con un Governo ed una maggioranza forti, il clima di confronto con l’opposizione, la sforbiciata al numero dei partiti e un’auspicabile nuova stagione di relazioni industriali, possono segnare il momento delle riforme, della modernizzazione, della rinascita. Questo il messaggio ‘politico’ del presidente di Confindustria Emma Marcegaglia nel suo discorso di investitura all’assemblea di viale dell’Astronomia.

Di fronte ai presidenti delle Camere, al premier Silvio Berlusconi, ad un nutrito gruppo di ministri ed al gotha dell’imprenditoria, Marcegaglia, senza risparmiare critiche e senza nascondere difficolta’, ha voluto mandare un segnale positivo. “Tutti noi siamo chiamati ad una grande sfida – ha detto – C’e’ uno scenario nuovo e irripetibile. Abbiamo la possibilita’ di far rinascere il Paese. In Italia si e’ creata una situazione favorevole al cambiamento. C’e’ un nuovo Governo sostenuto da una forte maggioranza parlamentare. C’e’ un clima di minore contrapposizione e di rispetto reciproco fra maggioranza e opposizione, di collaborazione sui grandi temi. C’e’ una consapevolezza diffusa della gravita’ della situazione”. Lo sforzo, oggi piu’ che mai, deve essere comune. “La malattia dell’Italia si chiama crescita zero – ha spiegato la neo presidente degli industriali – Il ritorno alla crescita, ad una crescita sostenuta, deve essere il nostro vero obiettivo strategico. Chi non condivide questa priorita’ gioca contro l’Italia e gli italiani. Su questo non ci possono essere posizioni neutre”. E giunto dunque il momento di “guardare avanti, alle cose da fare”, ha incalzato: “bisogna decidere. E bisogna dire alla gente la verita’”. E di cose da fare – per il nuovo leader di viale dell’Astronomia – ce ne sono tante: dalle riforme istituzionali, per dare piu’ poteri al premier e dotarci di una nuova legge elettorale, al superamento del bicameralismo perfetto; dall’aprire una nuova stagione di relazioni industriali, al varo una nuova politica energetica, riaprendo al nucleare e togliendo voce a minoranze che ostacolano l’ammodernamento. E ancora: da un disegno strategico per le infrastrutture, a una scuola dove venga premiato il merito e riconosciute le professionalita’. Ma anche un vero progetto-Sud che non getti al vento, o ancora peggio non ‘consegni’ alle mafie, gli ultimi sussidi europei. E poi, finalmente, un fisco meno pesante e piu’ equo, con le imprese ma anche coi cittadini.

Per non perdere tempo, Marcegaglia ha gia’ indicato 4 “impegni strategici” per Confindustria: la sicurezza sul lavoro, gli investimenti in ricerca e innovazione, i cambiamenti climatici legati alla sicurezza energetica e la lotta per la legalita’. “Noi siamo pronti a fare ogni sforzo”, ha assicurato l’imprenditrice mantovana, raccogliendo 2 minuti di applausi.

Dopo il tradizionale intervento del ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, nella sala gremita dell’Auditorium della Musica, e’ stata la volta del saluto del Presidente del Consiglio Berlusconi, seduto il prima fila a fianco del numero uno uscente Luca Cordero di Montezemolo, che oggi ha voluto lasciare il palcoscenico tutto per Marcegaglia. Un saluto ‘a braccio’, quello di Berlusconi, in un clima di condivisione che a molti ha ricordato quello che al premier era stato riservato a nello ‘storico’ convegno di Parma nel 2001, quando le redini dell’ associazione erano nelle mani di Antonio D’Amato.

“Ho molto apprezzato la relazione del presidente Marcegaglia: posso dire che potrebbe essere, anzi sara’, il nostro programma di Governo”, ha esordito il premier richiamando, come allora, un convinto applauso della platea. “Sappiate – ha aggiunto – che alla Presidenza del Consiglio c’e’ un vostro collega, che sa cosa fare. C’e’ l’occasione per portare l’Italia al livello degli altri Paesi europei”. Allora: “forza Emma, forza Confindustria. A ciascuno di voi – ha concluso – auguro di poter riuscire a trasformare in realta’ i vostri progetti e i vostri sogni”.

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