FAME E PROFITTI

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Fame e profitti nell[k]agroalimentare.

Caro Operai Contro,
la Fao (Organizzazione delle Nazioni unite per l[k]alimentazione e l[k]agricoltura), dice che altri 100 milioni di affamati, si stanno aggiungendo al miliardo e 200 milioni attuali, che sopravvivono con meno di un dollaro al giorno.
Eppure per garantire un dato profitto, la produzione agroalimentare mondiale non verra’ aumentata. Aumenta invece il prezzo al campo, che si ripercuotera’ fino alla vendita al dettaglio, con i vari ritocchi in ogni passaggio della filiera.
Produzione agricola mondiale al netto delle scorte
Riso. La produzione mondiale salira’ nel 2008 solo dello 0,84% in pratica resta invariata. Nell[k]ultimo anno nei paesi in via di sviluppo il prezzo e’ raddoppiato. In Italia per i prossimi mesi e’ annunciato un aumento del prezzo fino al 50%. Nel 2008 gli ettari seminati a riso in Italia sono diminuiti del 2% e in Europa del 1,5%, eppure l[k]Europa produce solo il 60% del riso che consuma.
Mais. La produzione mondiale non aumentera’. L[k]aumento della domanda dovuto anche al suo uso per etanolo, sara’ solo in piccolissima parte esaudita attingendo alle scorte, e a prezzi salati. Nell[k]ultimo anno il prezzo e’ aumentato del 31%.
Frumento. Del tutto insufficiente (per le bocche da sfamare) l[k]incremento della produzione mondiale del 3,48%, anche questo cereale non sfugge la legge del mercato capitalistico, tenere alto il prezzo per garantire un dato profitto. Nell[k]ultimo anno e’ aumentato del 130%.
Cereali foraggeri. Servono per alimentare gli allevamenti e produrre carne. La produzione mondiale aumenta quest[k]anno del 1%, lasciando sostanzialmente invariata l[k]offerta, che diverra’ piu’ pepata con i prezzi ritoccati all[k]insu’.
Semi di Soia. Fino il mese scorso era prevista una produzione annua come l[k]anno prima. Nell[k]ultimo anno e’ rincarata del 87%.
Con questa produzione mondiale di cereali, il pane e il riso resteranno un miraggio per le milioni di bocche affamate sia vecchie che nuove, nei paesi in via di sviluppo. Nei paesi industrializzati l[k]aumento dei prezzi contribuisce all[k]impoverimento di operai e assimilati, mentre bottegai e commercianti grandi e piccoli si faranno piu’ ricchi.
Anche per gli operai salariati dei paesi industrializzati, funziona il rapporto tra produzione, sovrapproduzione e profitti che ci sta’ impoverendo e se non reagiamo ci porta in rovina.
Dobbiamo organizzarci per spezzare questa catena.
Saluti da un tuo affezionato lettore

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