EGITTO: SCIOPERI CONTRO IL CAROVITA

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In un paese in cui un quinto della popolazione vive al di sotto della soglia di poverta’ ( meno di 2 dollari al giorno), il forte aumento dei prezzi, in particolare quello della farina, che e’ triplicato dalla scorsa estate, ha fatto schizzare la domanda di pane prodotto con i sussidi statali. E’ da almeno un mese che l’Egitto e’ teatro di manifestazioni contro il carovita. Mubarak ha mobilitato contro i manifestanti esercito e polizia. Alla bottega del pane Domenica scorsa piu’ di tremila persone hanno bloccato la strada che da Alfiun porta al Cairo, costringendo l[k]esercito a intervenire e a isolare alcune localita’ turistiche della zona. Secondo Heba Kandil, portavoce dell[k]ufficio del Cairo del World Food Programme, l[k]aumento del prezzo del pane e’ solo uno dei segnali di una piu’ ampia crisi alimentare. Sono molti i fattori alla radice del problema: l[k]aumento del prezzo del petrolio, il boom economico dell[k]India e della Cina che ha fatto crescere la domanda di beni di prima necessita’, problemi climatici che hanno portato a siccita’ e inondazioni e, non per ultima, la competizione tra cibo e combustibile, dal momento che un’estensione sempre maggiore di terre e raccolti viene usata per produrre biocarburante e non cibo. Domenica Mubarak era sembrato sicuro e deciso: “Dov’e’ il problema?”, aveva chiesto, “Se e’ la produzione, allora deve essere incrementata; se e’ la distribuzione, allora altri punti di distribuzione devono essere aperti”. Ma oggi il presidente ha accusato il governo del primo ministro Ahmad Nathif di essere responsabile delle violenze e ha ordinato di prendere ulteriori provvedimenti. In realta’ il governo si e’ sempre mosso con cautela riguardo ai generi di prima necessita’. E’ ancora vivo il ricordo del 1977, quando l’allora presidente Anwar El-Sadat decise di eliminare i sussidi e la popolazione si riverso’ per le strade dando vita a violente proteste nelle quali morirono 70 persone e che terminarono solo con la reintroduzione del sostegno statale.

Nel suk del Cairo il prezzo del pane non calmierato e’ salito di piu’ del 26 per cento dall’anno scorso e gran parte della popolazione non puo’ piu’ permetterselo. Ma non sono solo le famiglie povere a essere colpite, la crisi si sta diffondendo anche alle classi medie. [k]Vengono risucchiate dalla crisi[k], ha affermato Heba Kandil, [k]l[k]incremento dei salari non e’ sufficiente a superare quello dei prezzi[k]. Sempre domenica, Mubarak ha insistito sull[k]importanza di frenare la crescita della popolazione, che dal 1952 al 2006 e’ triplicata, raggiungendo i 76 milioni. Secondo il presidente, la crescita indiscriminata della popolazione e’ la maggiore causa dei problemi economici del paese.

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