I PADRONI SONO INDIGNATI

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I padroni non vogliono neanche che si accenni a sanzioni contro i padroni. Finora di fronte alle morti degli operai, alle volte i democratici tribunali dello stato hanno inflitto multe di un centinaio di euro. La causa principale della strage di operai e’ il profitto del padrone. Nessuna leggina le limitera’, ma solo l’eliminazione della schiavitu’ degli operai. La legge 123 sono chiacchiere al vento. Il vice presidente di Confindustria Alberto Bombessei, si dichiara “indignato” perche’ “la tragedia delle morti sul lavoro non puo’ creare divisioni o contrapposizioni”. Secondo Bombassei le posizioni anti-Confindustria espresse in queste ore “sono intrise di demagogia” e “le imprese chiedono che nessuno strumentalizzi accadimenti cosi’ drammatici”. Cos’e’ che fa incazzare Bombassei e i padroni? La legge 123 doveva prevedere sanzioni contro i padroni. Quando ad Agosto 2007 la legge 123 fu approvata le sanzioni ancora una volta non c’erano. Bombassei s’indigna con i politici a loro servizio che per questioni elettorali parlano di sanzioni. Una vera incivilta’
Cosa diceva la legge?
– La Legge n.123/07: principi generali e disposizioni immediatamente attuative.
– Il nuovo art. 7 del D.Lgs n. 626/94: un unico documento di valutazione del rischio nel caso di affidamento di lavori in appalto o a lavoratori autonomi.
– Le modalita’ di nomina del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ed il potenziamento del relativo ruolo.
– La sospensione immediata dell’attivita’ dell’impresa irregolare: i presupposti; i poteri del personale ispettivo; i rimedi; le conseguenze e la revoca del provvedimento.
– L’intangibilit[k] del costo della sicurezza negli appalti.
– Il nuovo sistema di valutazione delle offerte anomale.
– Le tabelle ministeriali per la determinazione del costo del lavoro.
– La responsabilita’ di imprese ed enti per i reati di omicidio e lesioni personali colpose: il quadro normativo; i presupposti della responsabilita’ ; i modelli di organizzazione dell’ente; il giudizio nei confronti dell’ente;le sanzioni.
– L’informazione all’INAIL sull’esercizio dell’azione penale.
-La tessera di riconoscimento per il personale occupato.
– Il credito d’imposta per le spese destinate alla formazione dei lavoratori.
– Le modifiche in tema di regolarizzazione dei rapporti di lavoro.
– I principi direttivi per la riforma e il riassetto della normativa in materia di sicurezza; in particolare, i principi in tema di appalti e per il riordino del sistema sanzionatorio.

Come si vede ancora chiacchiere. Le sanzioni non furono decise. Ora PD e Arcobaleno sono a caccia di voti e parlano nuovamente di sanzioni.
La Confindustria s’indigna. Fino ad oggi hanno pagato al massimo qualche multa di un centinaio di euro.
I padroni non s’indignino tutto continuera’ come per il passato.

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