FACCE DA CULO

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Siamo di nuovo in campagna elettorale[k].. A sentire i punti programmatici degli schieramenti politici borghesi, sembra che al governo del paese negli ultimi quindici anni non ci sia stato nessuno dei loschi individui che popolano il panorama politico italiano, e che ora in fibrillazione per le imminenti elezioni, si stanno spostando come su di uno scacchiere, aggiustandosi e collocandosi all[k]interno dei rispettivi schieramenti, la’ dove possano indisturbati continuare a fare e difendere i loro [k]sporchi interessi[k] e quelli dei loro referenti in confindustria, nella finanza e nel vaticano..
Il comunista borghese Bertinotti smessa la elegante giacca e cravatta che il suo ruolo di presidente della camera gli imponeva, si e’ di nuovo calato nei panni piu’ casual , di chi si appresta a ripresentarsi come il piu’ radicale degli uomini politici, paladino ancora una volta degli strati piu’ poveri e deboli della societa’, cercando di farci dimenticare , che Rifondazione dai tempi di Dini o ha appoggiato oppure e’ stata al governo con i suoi ministri, gestendo in nome e per conto di tutta la borghesia i suoi affari comuni. In una recente intervista il leader della sinistra arcobaleno ha dichiarato[k] in politica mai dire mai non escludo di poter tornare a collaborare con Veltroni.[k] Gia’ questa la dice lunga su come stanno arrancando in questa campagna elettorale, e come diano per scontato che ci siamo gia’ dimenticati cosa abbiano significato per gli operai questi ultimi due anni di governo di centro sinistra, due lunghi anni dove non e’ vero che non hanno avuto il tempo di realizzare il loro programma politico, ma bensi dove hanno avuto la capacita’ di assolvere appieno il lavoro che gli era stato richiesto da confindustria e dalle maggiori banche italiane, passando dal sostegno dell[k]azione imperialista italiana ,sino al far ingoiare le stangate inflitte agli operai,[k] ma necessarie per risanare i conti pubblici[k] Per fortuna ci pensa Veltroni a rassicurarci sul nostro futuro , mettendo al primo punto del programma del PD l[k]aumento dei salari, seguito dal piano sicurezza,(non quella sui posti di lavoro sia ben inteso).
D[k]altra parte che i salari vadano aumentati e’ d[k]accordo anche Alberto Tazzetti (presidente Unione Industriali Torino)[k]E[k] importante elevare il potere d[k]acquisto delle retribuzioni, stabilendo un circolo virtuoso in grado di sostenere tanto i consumi delle famiglie che l[k]espansione dell[k]economia[k][k][k]ed aggiunge[k][k]senza dimenticare che la via maestra per l[k]aumento dei salari passa per l[k]innalzamento della produttivita’[k].(il Sole 24 Ore 28/02/08 ). Il messaggio e’ chiaro diamo pure con una mano , per guadagnarci di piu’ con l[k]altra.
Ma il DJ Walter ( Veltroni) ha raggruppato nel suo schieramento [k] gli uomini giusti, volti e nomi nuovi[k] che ci danno ampie garanzie sulle loro [k]elevate capacita’[k] nel saper realizzare appieno il raggiungimento dei primi due punti. Ci sono almeno due prefetti canditati nelle liste Achille Serra( candidato nel 94 con FI) e Luigi De Sena,e ben due giuslavoristi uno dei quali il prof. Ichino e’ gia’ ben noto agli operai per le sue argute teorie, sulla regolamentazione degli scioperi, sulla giustificazione delle piu’ evidenti politiche antioperaie. In un dibattito svoltosi il25/02/08, nella sala Buzzati del Corriere Ichino ha proposto [k]un patto[k] al suo interlocutore Maurizio Sacconi [k]uomo forte[k] sulle questioni del lavoro di FI e famigerato sottosegretario del governo Berlusconi.
[k] Facciamo un patto Maurizio. Impegniamoci a non attaccarci e a votare insieme sui punti che condividiamo, chiunque vinca le elezioni[k] di nuovo il prof. ha ribadito la necessita’ di applicare sino in fondo la legge Biagi,[k]ottimo strumento di lotta alla precarieta’[k].
La campagna elettorale e’ appena agli inizi ancora una volta gli operai saranno chiamati a fare massa di manovra per altri interessi, ancora una volta a sostenere i borghesi che rappresentano questo o quel padrone. Dal momento che ormai ci e’ chiaro che nessuno dei borghesi che siedono in parlamento puo’ sostenere una politica a favore degli operai e’ necessario per gli operai imporsi sulla scena politica come soggetto indipendente. E[k] da molto tempo che gli operai si ritrovano a combattere un governo borghese dietro l[k]altro senza essersi dati per condurre questa guerra uno strumento adeguato,un partito operaio politico indipendente. Nessun sindacato di base, puo’ sostituirsi a questo strumento attraverso il quale ci si riconosca come classe, pronta a battersi, per l[k]abolizione del lavoro salariato, dello sfruttamento,per la conquista del potere politico. La discussione su questo tema non e’ piu’ rinviabile.

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