LA NANO DELLA TATA

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Come fa a costare cosi poco – l’equivalente di 1700 euro – la Tata Nano? Forse bisognerebbe andarlo a chiedere agli operai che la dovrebbero fabbricare che da stamattina sono in piazza per protestare contro il loro sfruttamento.

“La costruiamo col nostro sangue, senza nessuna garanzia di sicurezza e con salari da fame – spiegano gli operai – la macchina costa poco non perche’ i progettisti sono dei geni ma perche’ non pagano gli operai”. Operai che hanno semi bloccato gli ingressi della fabbrica di Singur, a 30 chilometri di Kolkata e che – in modo davvero spettacolare hanno incendiato sagome di carta della Nano.

La rivolta e’ partita dopo la presentazione internazionale della macchina al Salone di New Dheli dove Ratan Tata e’ stato celebrato come un benefattore dell’umanita’ e la macchina e’ stata considerata una specie di svolta epocale per l’India. Altro che svolta: a quelle immagini e a quelle dichiarazioni gli operai sono scesi in piazza. Inscendando una bella manifestazione… Dal punto di vista del marketing un bel disastro: la vicenda della Nano comincia tutta in salita.
(11 gennaio 2008)

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