OPERAI THYSSEN

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Giuseppe Demasi, 26 anni, e’ stato dichiarato morto per arresto cardiocircolatorio alle 13,40 nel reparto grandi ustionati del CTO di Torino. Le sue condizioni, gravissime fin dai primi momenti dopo l’incendio a causa delle ustioni riportate, si erano ulteriormente aggravate negli ultimi giorni.

Solo dopo che 7 operai sono bruciati vivi, gli ispettori dell’ASL hanno svolto un sopralluogo alla Thyssenkrupp ed hanno consegnato al procuratore della repubblica l’elenco di 116 violazioni in materia di sicurezza rilevate in tutti i reparti dello stabilimento di Torino.

Solo dopo che 7 operai sono stati uccisi gli ispettori dell’ASL ritengono che esista un “grave rischio” per la sicurezza di chi ha lavorato e potrebbe lavorare in quella fabbrica.

Solo quando sono sicuri che la Thyssenkrupp non riaprira’ i battenti e non dovra’ spendere un euro gli ispettori dell’ASL chiedono ai padroni della fabbrica di rimuovere le violazioni.

Che fine faranno i 156 operai della Thyssenkrupp sopravvissuti al rogo? Dirigenti sindacali e padrone si erano gia’ accordati per chiudere la fabbrica da Luglio e mettere in cassa integrazione gli operai. Ora il padrone porra’ gli operai in cassa integrazione da febbraio. I padroni risparmieranno 5 mesi di salario.
Per i mesi di Dicembre e Gennaio considereranno gli operai in ferie aggiuntive.

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