LA LOTTA ALLA POVERTÀ L’ HANNO GIÀ VINTA, E STRAVINTA

Sono state pubblicate le dichiarazioni dei redditi del 2018 riferita al 2017. Riportiamo quelle dei ministri del governo Lega-5 Stelle. Tutti benestanti. Fanno la bella vita sulle spalle di chi veramente lavora e sono in piena attività per difendere i privilegi di padroni grandi e piccoli. I Bollettini delle dichiarazioni patrimoniali, dei redditi e delle spese elettorali di tutti i Senatori della XVIII legislatura, di tutti i Ministri, Viceministri e Sottosegretari di Stato non parlamentari del Governo Conte, nonché dei tesorieri e dei dirigenti non parlamentari di associazioni, movimenti o partiti politici sono consultabili secondo le modalità tradizionali da […]
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Sono state pubblicate le dichiarazioni dei redditi del 2018 riferita al 2017. Riportiamo quelle dei ministri del governo Lega-5 Stelle. Tutti benestanti. Fanno la bella vita sulle spalle di chi veramente lavora e sono in piena attività per difendere i privilegi di padroni grandi e piccoli.

I Bollettini delle dichiarazioni patrimoniali, dei redditi e delle spese elettorali di tutti i Senatori della XVIII legislatura, di tutti i Ministri, Viceministri e Sottosegretari di Stato non parlamentari del Governo Conte, nonché dei tesorieri e dei dirigenti non parlamentari di associazioni, movimenti o partiti politici sono consultabili secondo le modalità tradizionali da venerdì 19 aprile 2019, oltre ad essere già diffusi online nel sito www.parlamento.it e nel sito www.senato.it.

E’ la ministra della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, avvocato, a guidare la classifica della squadra di governo per quanto riguarda le dichiarazioni dei redditi presentate nel 2018 e relative al periodo d’imposta 2017: il suo imponibile, secondo quanto si legge sui documenti pubblicati online sul sito del Parlamento, è pari a 2.833.488 euro.

Secondo si piazza il premier Giuseppe Conte, anche se ad una certa distanza dalla collega con un imponibile pari a 370.314 euro.

A chiudere il podio è il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli con un imponibile pari a 211.845 euro.

 In coda alla graduatoria si trova invece la ministra della Difesa Elisabetta Trenta con 42.670 euro di reddito imponibile, seguita, al penultimo posto, dal ministro dell’Istruzione Marco Bussetti che registra un imponibile pari a 65.940 euro e dal ministro dell’Economia Giovanni Tria, terzultimo, che ha dichiarato redditi per 88.574. In mezzo,

Il titolare della Farnesina Enzo Moavero Milanesi ha dichiarato, sempre nel 2018, un reddito di poco più di 170 mila euro (170.395), seguito dal Guardasigilli Alfonso Bonafede con quasi 159 mila euro (158.982).

 Solo qualche gradino più sotto nella classifica la ministra della Salute Giulia Grillo con 124.369 euro mentre il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini si aggira intorno ai 100mila euro (102.492, guadagnati come parlamentare europeo nel corso del 2017), esattamente come il collega di partito Lorenzo Fontana. Salvini è titolare di 3.500 azioni di A2A, 250 di Acea, 392 di Enel e 3.094 di Bg Selection, società lussemburghese di investimento a capitale cariabile di diritto.

 Per il capo politico del M5S Luigi Di Maio, parlamentare nella scorsa Legislatura, l’asticella del reddito imponibile si ferma a quota 98.471. Luigi Di Maio  ha dichiarato anche la titolarità del 50% della società di famiglia Ardima Srl dove il padre impiegava edili in nero.

Una cifra vicina a quella di altri colleghi di governo: sono 95.853 gli euro dichiarati dalla ministra per il Sud Barbara Lezzi, 95.852 quelli della ministra per gli Affari Regionali Erika Stefani, 95.371 quelli dichiarati dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa mentre il ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio ha dichiarato 94.945 euro, il titolare delle Infrastrutture Danilo Toninelli (94.022) e il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro 93.437.

Il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati nel 2018 ha dichiarato un reddito di 414.206 euro. Il presidente della Camera Roberto Fico nel 2018 ha dichiarato un reddito di 98.470 euro.

Questo è quello che hanno messo in tasca nel 2017, sarà sicuramente aumentato nel 2018 e aumenterà nel 2019. Agli operai devono bastare in media 1200 euro al mese, ai poveri il reddito di cittadinanza di 500 euro medie sempre al mese.

L.S.

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