THYSSENKRUPP, TUTTI LIBERI

Escono di galera i due manager italiani dopo solo due anni e mezzo, quelli tedeschi non ne faranno nemmeno un giorno. La chiamano giustizia! Il 7 dicembre 2007 sette operai della Thyssenkrupp di Torino furono bruciati vivi nella fabbrica. Nonostante i frequenti incendi sulla linea 5, gli estintori erano quasi vuoti, le manichette di acqua inutili, l’impianto non era adeguato perché il management sapeva che lo stabilimento sarebbe stato chiuso. Sette operai furono bruciati vivi per la sete di profitto dei padroni. Nei giorni scorsi ha lasciato il carcere dopo due anni e mezzo Cosimo Cafueri, ex responsabile della […]
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Escono di galera i due manager italiani dopo solo due anni e mezzo, quelli tedeschi non ne faranno nemmeno un giorno. La chiamano giustizia!

Il 7 dicembre 2007 sette operai della Thyssenkrupp di Torino furono bruciati vivi nella fabbrica.

Nonostante i frequenti incendi sulla linea 5, gli estintori erano quasi vuoti, le manichette di acqua inutili, l’impianto non era adeguato perché il management sapeva che lo stabilimento sarebbe stato chiuso.

Sette operai furono bruciati vivi per la sete di profitto dei padroni.

Nei giorni scorsi ha lasciato il carcere dopo due anni e mezzo Cosimo Cafueri, ex responsabile della sicurezza dello stabilimento, condannato a 6 anni e 8 mesi. Il provvedimento del Tribunale di Sorveglianza di Torino, è analogo a quello concesso a Spoleto a Marco Pucci, ex consigliere Thyssen che era detenuto a Terni per gli stessi motivi.

Cafueri e Pucci hanno fatto meno di tre anni di carrcere per aver ucciso sette operai

I due manager tedeschi della Thyssenkrupp, condannati in via definitiva in Italia ma ancora liberi, sentenza emanata in Italia nel 2016, ora è applicabile anche in Germania. Questa la decisione del Tribunale regionale di Essen, che si è pronunciato in proposito il 17 gennaio sul caso di Harald Espenhahn, e il 4 febbraio su Gerald Priegnitz. Secondo quanto ha spiegato il portavoce dello stesso Tribunale all’Ansa, i due dirigenti hanno impugnato la decisione, presso la Corte di appello di Hamm. E non potranno essere arrestati prima della pronuncia.

Guariniello, l’ex pubblico ministero che seguì il processo torinese afferma . “L’importante è che i dirigenti tedeschi scontino le pene, come avvenuto per i manager italiani. Sono passati tanti anni dalla tragedia, ma questo è un giorno importante perché giustizia è stata fatta”, ha detto all’agenzia Agi.

Guariniello la magistratura borghese non ha fatto nessuna giustizia, I due dirigenti italiani hanno fatto meno di tre anni di carcere per sette operai uccisi, i due dirigenti tedeschi non faranno mai nessun giorno di carcere.

Solo se prenderanno il potere gli operai potranno fare giustizia di questi assassini.

L.S.

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