Bilanci storici

Dialogo tra due padroni: “Se i nostri nonni fossero ancora vivi sarebbero orgogliosi di noi. Loro sono stati artefici di un capolavoro: hanno utilizzato il fascismo per sottomettere gli operai e, con l’aiuto dei fascisti, hanno provocato una guerra per uscire dalla crisi del 1929. Dopo hanno messo intorno ad un tavolo i politici per scrivere la costituzione più bella del mondo che ci ha permesso di ricavare il sacrosanto profitto utilizzando le leggi che sancivano il nostro dominio. Hanno traghettato molti gerarchi del regime nella “democrazia parlamentare” e li hanno utilizzati per massacrare gli operai che si ribellavano […]
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Dialogo tra due padroni: “Se i nostri nonni fossero ancora vivi sarebbero orgogliosi di noi. Loro sono stati artefici di un capolavoro: hanno utilizzato il fascismo per sottomettere gli operai e, con l’aiuto dei fascisti, hanno provocato una guerra per uscire dalla crisi del 1929. Dopo hanno messo intorno ad un tavolo i politici per scrivere la costituzione più bella del mondo che ci ha permesso di ricavare il sacrosanto profitto utilizzando le leggi che sancivano il nostro dominio. Hanno traghettato molti gerarchi del regime nella “democrazia parlamentare” e li hanno utilizzati per massacrare gli operai che si ribellavano al “nuovo ordine democratico”.  Hanno utilizzato gli operai per ricostruire la “patria” con l’aiuto dei politici e dei sindacati e hanno chiamato questo periodo “boom economico” omettendo di dire che il boom era la conseguenza delle macerie e dei lutti patiti dalla popolazione; certo hanno dovuto elargire qualche centesimo, ma con l’aiuto dei nuovi politici e quello dei sindacati, i salari sono stati contenuti. Il nostro capolavoro non ha niente da invidiare a quello fatto dai nostri nonni. Con l’aiuto dei politici e dei sindacati abbiamo affrontato le crisi cicliche che si sono succedute a partire più o meno dagli anni 70, abbiamo concertato con politici e sindacati una politica salariale contenuta, ci siamo ripreso indietro quelli che gli operai credevano diritti conquistati con le lotte ma erano concessioni che dovevamo fare per fermare le lotte che autonomamente gli operai più coscienti mettevano in campo scavalcando i sindacati accondiscendenti. Abbiamo utilizzato la sinistra per fare guerre umanitarie facendo credere di esportare la democrazia e omettendo di dire che le guerre ci servivano per appropriarci delle materie prime. Questo ha provocato un esodo biblico di persone che scappano dalle guerre e dalla miseria da noi provocate. Nonostante le materie prime a bassissimo costo, e gli operai ridotti alla schiavitù, la crisi del 2008 non riusciamo a fermarla, e a noi non conviene investire il profitto ricavato, non tornerebbe indietro con il dovuto guadagno, non ci resta che ripetere il capolavoro dei nonni: utilizzare i fascisti per fare una guerra. I nemici? Sono i migranti che vengono a rubare il lavoro a quegli operai che licenziamo perché non possiamo permetterci di avere un solo operaio in più. Provocare una guerra fra poveri per poi ripartire con il nostro sacrosanto profitto”.

A.L.

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