LA RIVOLUZIONE VIRTUALE

In Italia la realtà virtuale è ormai affermata. Il governo 5 Stelle- Lega sta operando la rivoluzione virtuale. Di Maio ha eliminato la povertà con il reddito di cittadinanza. E’ un anno che i cinque stelle parlano di reddito di cittadinanza. Reddito che non esiste e non si sa neanche chi potrà ottenerlo. Esiste solo sui social. Giornali e televisioni sostengono la realtà virtuale e parlano del reddito di cittadinanza come se fosse reale. Ora i 5 Stelle iniziano a sviluppare meglio il reddito di cittadinanza. Non esiste niente ma la rivoluzione virtuale deve essere portata avanti. Le fabbriche […]
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In Italia la realtà virtuale è ormai affermata. Il governo 5 Stelle- Lega sta operando la rivoluzione virtuale.

Di Maio ha eliminato la povertà con il reddito di cittadinanza. E’ un anno che i cinque stelle parlano di reddito di cittadinanza. Reddito che non esiste e non si sa neanche chi potrà ottenerlo. Esiste solo sui social.

Giornali e televisioni sostengono la realtà virtuale e parlano del reddito di cittadinanza come se fosse reale.

Ora i 5 Stelle iniziano a sviluppare meglio il reddito di cittadinanza.

Non esiste niente ma la rivoluzione virtuale deve essere portata avanti. Le fabbriche continuano a licenziare. Le offerte di lavoro sono quasi inesistenti, ma questo non conta niente.

Per i nostri rivoluzionari virtuali: ” I beneficiari del reddito di cittadinanza potranno rifiutare la prima offerta di lavoro del centro per l’impiego o dell’agenzia a cui si iscrivono se il posto dista più di 100 chilometri da casa. E anche la seconda, se la distanza da percorrere supera i 250 chilometri. A partire dalla terza offerta e dopo un anno di fruizione del reddito, invece, bisognerà essere disponibili a spostarsi in qualsiasi zona d’Italia. Saranno esentati solo i disoccupati con figli minori o disabili. Come compensazione per le spese di trasferimento, si continuerà a ricevere il beneficio per tre mesi dall’inizio del nuovo impiego.

Sono i nuovi dettagli che emergono dalle bozze del decreto attuativo della misura voluta dal Movimento 5 Stelle, che il Consiglio dei ministri dovrebbe varare entro il 15 gennaio.


I nostri rivoluzionari virtuali insistono. Al termine del primo ciclo di erogazione del reddito, che durerà 18 mesi: chi tornerà a fare richiesta del sussidio dovrà a quel punto accettare in ogni caso le offerte di lavoro lontano da casa, anche se ha figli minori.


I nostri rivoluzionari virtuali passano ai requisiti e gli importi : ” Per ottenere il reddito, la cui erogazione partirà in aprile, occorrerà avere un Isee sotto i 9.360 euro, non possedere immobili per più di 30mila euro e un patrimonio mobiliare sopra i 6mila euro per i single, 8mila per le coppie e 10mila per nuclei con tre componenti, soglia che sarà maggiorata di 5mila euro se in famiglia c’è un disabile. Il beneficio sarà al massimo di 500 euro mensili per un single, che crescono fino a 900 euro per due adulti e due minorenni e arrivano a 1.050 euro per famiglie con tre adulti e due minorenni. In aggiunta si potranno ricevere 280 euro di contributo affitto o 150 euro per il mutuo. Quanto alla pensione di cittadinanza, riservata agli over 65 senza casa di proprietà, sarà di 630 più 150 euro di contributo affitto per le persone sole e di 882 euro più 150 per l’affitto per le coppie.
Non esiste niente, ma tutto sembra vero: la rivoluzione virtuale funziona.

La strage di operai continua. La miseria cresce. I salari sono fermi da anni. I profitti dei padroni aumentano.

Fino a quando la rivoluzione virtuale di Di Maio e Salvini bloccherà la nostra rivolta?

Un giovane

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