La bancarotta dei centri commerciali Usa

  E’ passata un po’ in sordina la notizia della bancarotta di Sears Holdings. Eppure si tratta di uno dei più grandi e storici gruppi statunitense nella distribuzione di merci. Una Esselunga o un Carrefour alla decima potenza. E di solito quello che succede negli Usa prima o poi avviene anche in Europa e in Italia. La procedura di bancarotta (con il cosiddetto Chapter 11) è formalmente stata aperta quando lunedì 15 ottobre Sears avrebbe dovuto rimborsare un debito da 134 milioni di dollari, ma in cassa quel denaro non c’era e nessuno era più disposto a fargli ulteriore […]
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E’ passata un po’ in sordina la notizia della bancarotta di Sears Holdings. Eppure si tratta di uno dei più grandi e storici gruppi statunitense nella distribuzione di merci. Una Esselunga o un Carrefour alla decima potenza. E di solito quello che succede negli Usa prima o poi avviene anche in Europa e in Italia.

La procedura di bancarotta (con il cosiddetto Chapter 11) è formalmente stata aperta quando lunedì 15 ottobre Sears avrebbe dovuto rimborsare un debito da 134 milioni di dollari, ma in cassa quel denaro non c’era e nessuno era più disposto a fargli ulteriore credito. I debiti complessivi d’altra parte si aggirano intorno ai 10 miliardi di dollari, mentre i beni in possesso del gruppo supererebbero a mala pena il miliardo. E così è partito il Chapter 11, una procedura simile alla nostra amministrazione controllata con cui il gruppo Sears da quel momento “protegge” le sue attività dai creditori, i quali non potranno pretendere legalmente con pignoramenti sulle merci o i conti correnti la restituzione dei crediti. Allo stesso tempo Sears dovrà mettere in atto chiusure di negozi, licenziamenti, vendite di immobili, nel tentativo di recuperare parte del capitale da restituire ai creditori e ritornare a fare profitti.

La cosa curiosa è che l’Hedge Fund ora azionista e principale creditore di Sears, il fondo ESL dello squalo Edward Lampert, aveva sottoposto agli stessi passaggi di ristrutturazione Kmart, un altro grande gruppo della distribuzione. Lampert comprò con il suo fondo i debiti svalutati di Kmart dopo che era finita in bancarotta nel 2002, subito dopo ne è diventato azionista di maggioranza (53%) con un investimento di appena 1 mld di $. Nel 2003 i manager di Kmart decisero la chiusura di 326 supermercati e ne licenziarono gli addetti. La Kmart “risanata” 18 mesi dopo, nel novembre 2004, lanciava l’acquisizione con 11 mld di $ proprio della Sears. L’acquisto si perfezionava nel marzo 2005 e sotto il nome di Sears Holdings da allora figurano sia i supermercati Sears che Kmart, ma di fatto la proprietà è dell’Hedge Funds ESL di Edward Lampert.

Ora, a parte i giochi speculativi, quello che emerge da tutta questa storia è che Kmart è nuovamente finita in bancarotta e Sears pure, ed il grande “salvatore” dei supermercati simbolo americani, Edward Lampert con il suo fondo speculativo non solo ha licenziato migliaia di operai e ora si appresta a farne altri, ma non ha risolto in alcun modo la crisi della grande distribuzione negli Usa.

Stiamo parlando di 125 anni di storia della distribuzione Usa, 89mila dipendenti, ma erano 317mila nel 2006, un migliaio di supermercati ma erano più di 3mila. Sears è stata la società che dopo la Seconda Guerra Mondiale ha aperto la strada al boom dei centri commerciali. Insomma un pezzo di storia del capitale commerciale Usa.

Resta ora da capire quante ripercussioni avrà la bancarotta di Sears sui suoi fornitori come Whirlpool, Electrolux che nei negozi del grande distributore fatturava il 10% del totale Usa, Daewoo che avanza 12, 2 milioni di dollari, Samsung che ha crediti per 8 milioni. Si tenga presente che nei centri commerciali di Sears si vende di tutto, dai vestiti alle automobili, dalle lavatrici, alle case prefabbricate.

Come è da capire come il sistema del credito incasserà le perdite che sono nelle pieghe della bancarotta di Sears. Quanti dei debiti svalutati di Kmart nel 2004 hanno contribuito alla crisi creditizia scoppiata nel 2008? E i debiti odierni di Sears Holdings che ripercussioni avranno sul sistema del credito al consumo nel futuro prossimo? Lo stesso fondo ESL che aveva acquisito a prezzo di sconto il controllo sia di Kmart che Sears nel 2004 ne uscirà veramente male alla fine.

R.P.

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