Candy produrrà in Turchia 800 mila lavastoviglie 4.0

Redazione di Operai Contro, Dopo la Russia e la Cina, Candy produrrà 800 mila ‘lavastoviglie intelligenti’ l’anno, basate sui principi di Industria 4.0, nello stabilimento di Eskisehir in Turchia, dove il gruppo ha investito 15 milioni di euro. Lo ha detto l’amministratore delegato Beppe Fumagalli, spiegando che “in Turchia abbiamo già una base produttiva significativa di elettrodomestici di cottura e di asciugatrici, con 2 milioni di pezzi prodotti”.  Quanto invece all’Italia, la produzione a Brugherio, in provincia di Monza, è pari all’8% del totale. “Non aumenterà e non diminuirà , resterà stabile nel tempo – spiega – e abbiamo […]
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Redazione di Operai Contro,

Dopo la Russia e la Cina, Candy produrrà 800 mila ‘lavastoviglie intelligenti’ l’anno, basate sui principi di Industria 4.0, nello stabilimento di Eskisehir in Turchia, dove il gruppo ha investito 15 milioni di euro.

Lo ha detto l’amministratore delegato Beppe Fumagalli, spiegando che “in Turchia abbiamo già una base produttiva significativa di elettrodomestici di cottura e di asciugatrici, con 2 milioni di pezzi prodotti”.

 Quanto invece all’Italia, la produzione a Brugherio, in provincia di Monza, è pari all’8% del totale. “Non aumenterà e non diminuirà , resterà stabile nel tempo – spiega – e abbiamo fatto investimenti importanti per mantenere il centro di produzione di Brugherio con un mix di prodotti abbastanza interessanti”. Nel comune lombardo, compresa la sede del Gruppo, ci sono 1000 dipendenti, di cui 500 nella produzione, con “oltre 200” in solidarietà fino a settembre. Per il dopo “abbiamo incominciato a parlare con i sindacati – ha detto l’industriale brianzolo – e il clima è buono per trovare una soluzione corretta”. “Sono relativamente fiducioso – ha aggiunto – di trovare un accordo industriale”.

I sindacalisti Italiani sono ormai al servizio dell’imperialista italiano

La notizia relativa alla Candy mi fa riflettere sulla realtà del capitalismo.

  • Candy esporta in Turkia capitale e non merci

  • Mentre in Italia, alcuni racconta frottole, continuano a dire che il piccolo è bello, in realtà si ha la concentrazione degli strumenti di produzione e del capitale in una ristretta cerchia di proprietari (e quindi la formazione di grandi monopoli, dando termine all’agognata “libera concorrenza”). I Padroni italiani tendono di imporre il loro monopolio in tutti i paesi. Altrettanto fanno padroni USA, Cinesi, Indiani, ecc

  • sorgono associazioni di padroni monopolistiche internazionali, che si ripartiscono il mondo

Il capitalismo è sempre più nella fase imperialista descritta da Lenin

Gli operai devono organizzarsi come classe internazionale

Un operaio Candy

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