ILVA CONFERMA 5500 ESUBERI E TAGLI AI SALARI: SCATTA LO SCIOPERO

Caro Operai Contro, Mittal nuovo padrone dell’Ilva conferma 5.500 esuberi. Mittal ha inoltre dichiarato che gli 8.500 operai che verranno assunti, non avranno lo stesso salario di prima, ma un salario molto più basso. La prima assemblea dei lavoratori Ilva di Genova, ha votato all’unanimità un documento che boccia come “inaccettabile” le pretese di Mittal ed ha aperto lo stato di agitazione in tutte le fabbriche Ilva. Sosteniamo questa lotta. Saluti da Genova Articolo del 26 aprile tratto da Genova24 FUMATA NERA Ilva, Mittal conferma solo 8500 assunti. I sindacati: “Proposta inaccettabile”, a Genova aperto lo stato di agitazione. […]
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Caro Operai Contro,

Mittal nuovo padrone dell’Ilva conferma 5.500 esuberi. Mittal ha inoltre dichiarato che gli 8.500 operai che verranno assunti, non avranno lo stesso salario di prima, ma un salario molto più basso. La prima assemblea dei lavoratori Ilva di Genova, ha votato all’unanimità un documento che boccia come “inaccettabile” le pretese di Mittal ed ha aperto lo stato di agitazione in tutte le fabbriche Ilva. Sosteniamo questa lotta.

Saluti da Genova

Articolo del 26 aprile tratto da Genova24

FUMATA NERA

Ilva, Mittal conferma solo 8500 assunti. I sindacati: “Proposta inaccettabile”, a Genova aperto lo stato di agitazione. Sale la tensione tra i lavoratori: possibili scioperi dopo il primo maggio.

Genova. Trattative interrotte sulla vertenza Ilva e possibile stato di agitazione in tutti gli stabilimenti Ilva dopo che le delegazioni sindacali hanno ritenuto inaccettabili le proposte del governo e del futuro acquirente dell’Ilva Arcelor Mittal formulate oggi al Mise.

“Oggi Mittal ha confermato che assumerà solo 8.500 lavoratori – spiega il segretario della Fiom genovese Bruno Manganaro – il che significa 5.500 esuberi. A queste condizioni, dopo i tagli del salario che ci sono stati messi sul piatto martedì non è possibile andare avanti”.

Per questo le delegazioni sindacali si sono alzate e hanno abbandonato il tavolo: “Nelle prossime dovrebbe essere discusso uno stato di agitazione in tutti gli stabilimenti Ilva e vedremo se sarà possibile indire iniziativa comuni in tutti gli stabilimenti – spiega il segretario della Fiom – Per quanto riguarda Genova come sempre difenderemo con la lotta i posti di lavoro, il salario e l’accordo di programma”.

Questa mattina proprio l’assemblea dei lavoratori Ilva aveva ribadito in un documento votato all’unanimità che la discontinuità salariale e contrattuale proposta dall’amministrazione controllata di Ilva è “inaccettabile”. E nel pomeriggio proprio lo stabilimento genovese ha aperto lo stato di agitazione.

“L’Europa non chiede discontinuità sul lavoro – commenta il segretario della Fiom – sono i commissari che danno questa interpretazione su suggerimento del governo per giustificare la richiesta di Mittal di tagli occupazionali e salariali”.

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