Il gioco sporco dei licenziamenti per cambio di cooperativa

Caro Operai Contro, licenziare 30 operai di una cooperativa per sostituirli con altrettanti di un’altra cooperativa, è il gioco sporco a cui i padroni non rinunciano, in qualsiasi latitudine o longitudine si trovino. Un gioco sporco reso possibile dalle tante norme e regole diramate dai governi dei padroni, che gravano la condizione di schiavitù del lavoro salariato e mettono gli operai di una cooperativa, contro gli operai di un’altra cooperativa, in una competizione per il salario legato al posto di lavoro. Mentre i padroni con i loro mercenari non si fanno scrupoli nel colpire gli operai; gli operai devono […]
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Caro Operai Contro,

licenziare 30 operai di una cooperativa per sostituirli con altrettanti di un’altra cooperativa, è il gioco sporco a cui i padroni non rinunciano, in qualsiasi latitudine o longitudine si trovino. Un gioco sporco reso possibile dalle tante norme e regole diramate dai governi dei padroni, che gravano la condizione di schiavitù del lavoro salariato e mettono gli operai di una cooperativa, contro gli operai di un’altra cooperativa, in una competizione per il salario legato al posto di lavoro. Mentre i padroni con i loro mercenari non si fanno scrupoli nel colpire gli operai; gli operai devono essere risoluti nell’organizzarsi per resistete da subito ai padroni e, al tempo stesso, organizzarsi per un nuovo sistema sociale che soppianti quello dei padroni. Perciò sostengo Operai Contro.

Saluti sardi

 

Mando una parte di un articolo pubblicato su Sardinia Post 19 aprile 2018

“Trenta lavoratori della Dynamicall, call center di Cagliari che opera per conto di Enel energia, rischiano di perdere il proprio posto di lavoro”. Lo scrivono in una nota undici parlamentari M5s. “La società – si legge – ha annunciato il licenziamento collettivo del personale contestualmente alla cessione dell’attività alla società Zeroquattronove che opererebbe negli stessi locali”.

Gli esponenti Cinque Stelle parlano di “modus operandi anomalo, perché anche il rapporto di lavoro deve seguire la cessione dell’attività così come previsto dal nuovo Codice degli appalti. La procedura scelta sembrerebbe invece una scappatoia per procedere al licenziamento dei trenta lavoratori e poi procedere con nuove assunzioni da parte della società subentrante”.

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