Alitalia: “Nessuna soluzione prima del voto”

Caro Operai Contro, “Nessuna soluzione prima del voto” dice Calenda ministro dello sviluppo economico, riferendosi alla crisi di Alitalia che coinvolge centinaia di dipendenti. Quante altre aziende stanno aspettando il dopo elezioni per dire apertamente i loro piani finora taciuti o svelati parzialmente? I padroni d’accordo con il loro governo Gentiloni, rinviano al dopo elezioni, le “sorprese” che intendono applicare nei confronti degli operai e dei lavoratori delle fabbriche e delle aziende in crisi. Non vogliono che lotte operaie e proteste sociali, turbino la fase pre elettorale, mentre vanamente tentano di catturare voti. Gli operai non votano ma si […]
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Caro Operai Contro,

“Nessuna soluzione prima del voto” dice Calenda ministro dello sviluppo economico, riferendosi alla crisi di Alitalia che coinvolge centinaia di dipendenti. Quante altre aziende stanno aspettando il dopo elezioni per dire apertamente i loro piani finora taciuti o svelati parzialmente? I padroni d’accordo con il loro governo Gentiloni, rinviano al dopo elezioni, le “sorprese” che intendono applicare nei confronti degli operai e dei lavoratori delle fabbriche e delle aziende in crisi. Non vogliono che lotte operaie e proteste sociali, turbino la fase pre elettorale, mentre vanamente tentano di catturare voti. Gli operai non votano ma si organizzano per lottare in fabbrica e per costruire il proprio partito.

Saluti da un operaio non votante

 

Invio un articolo tratto da La Stampa

Alitalia, Calenda: nessuna soluzione prima del voto

«Non commento le cordate». Risponde così il ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda, a margine del tavolo sull’automotive ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulle voci circolate su una nuova cordata a quattro tra le compagnie Easyjet, Air France-Klm, Delta Airlines e il fondo di investimento Cerberus, per rilevare Alitalia.

«I commissari mi hanno confermato che non ritengono di poter chiudere entro le elezioni in quanto i pretendenti di Alitalia vogliono aspettare che ci siano le elezioni. Però andiamo avanti a lavorare. Le preferenze ci sono sulla base dei contenuti, ma i contenuti non sono ancora sufficientemente definiti per prendere una decisione», ha concluso.

Automotive, verso il piano industriale

Sul tema dell’incontro, il ministro ha detto di aver detto il punto con le organizzazioni sindacali. Abbiamo identificato i punti da approfondire. «L’obiettivo è produrre un vero e proprio piano industriale per il settore. Ci rivediamo tra due settimane in modo da avere i dati. Oggi abbiamo costruito l’agenda, a quel punto avremo gli elementi per costruire il piano», ha aggiunto.

«Servono investimenti e strumenti per supportare gli investimenti», ha detto ancora Calenda. «E, come per Embraco e Atessa serve anche un campo da gioco che sia piatto, non possiamo dare accesso al mercato europeo a paesi che di fatto giocano con regole diverse».

All’incontro, che è stato chiesto dalla Fiom, erano presenti il segretario confederale della Cgil Maurizio Landini, il segretario generale della Fiom Francesca Re David, il segretario confederale Cisl Angelo Colombini e il segretario nazionale della Uilm Gianluca Ficco

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