Burgo: licenziamenti, cassa, ricollocazione

Caro Operai Contro, la cassa integrazione è partita questa settimana, ma 19 licenziamenti scatteranno entro il 31 marzo 2018. Oltre questi licenziamenti, il padrone ha già ottenuto cassa integrazione che in un anno a turni riguarderà 290 operai. Come se non bastasse i sindacalisti nelle assemblee del 30 gennaio intendono parlare di “outplacement” cioè di ricollocazione. Il padrone cerca di polarizzare l’aspettativa degli operai sulla produzione sperimentale di un nuovo tipo di carta. Il sindacato che ha firmato l’accordo sulla cassa integrazione, non ha però chiarito se questa produzione servirà a superare la crisi aziendale, o se è solo […]
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Caro Operai Contro,

la cassa integrazione è partita questa settimana, ma 19 licenziamenti scatteranno entro il 31 marzo 2018. Oltre questi licenziamenti, il padrone ha già ottenuto cassa integrazione che in un anno a turni riguarderà 290 operai. Come se non bastasse i sindacalisti nelle assemblee del 30 gennaio intendono parlare di “outplacement” cioè di ricollocazione.

Il padrone cerca di polarizzare l’aspettativa degli operai sulla produzione sperimentale di un nuovo tipo di carta. Il sindacato che ha firmato l’accordo sulla cassa integrazione, non ha però chiarito se questa produzione servirà a superare la crisi aziendale, o se è solo un espediente per protrarre e meglio gestire i licenziamenti di massa annunciati dal padrone lo scorso ottobre.

Riassumendo:

19 licenziamenti;

cassa integrazione per 290 operai;

ricollocazione;

spinta alle dimissioni volontarie;

nuova organizzazione del lavoro;

sperimentazione della nuova produzione.

Agli operai per evitare d’imbattersi in spiacevoli sorprese, converrà stare sul piede di guerra, con gli occhi ben aperti e incalzare passo passo il sindacato.

Saluti O.V.

 

Allego da targatocn.it 26 Gennaio 2018

Burgo, si sperimenta la produzione di un nuovo tipo di carta sulla “linea ottava”.

Sono poco più di una decina di lavoratori che sono entrati questa settimana in cassa integrazione. Si calcola che al 31 marzo l’organico si ridurrà a 352 unità. Prima della “crisi” erano 371.

Sono stati poco più di una decina i lavoratori della Burgo di Verzuolo ad entrare in cassa integrazione questa settimana a seguito dell’accordo stipulato in Regione ed entrato in vigore lunedì 22 gennaio e utilizzabile fino al 21 gennaio 2019. La cassa durerà per un anno e dovrebbe coinvolgere circa 290 lavoratori attraverso una formula a turnazione. La cassa rientra in un piano di risanamento che tra i punti salienti illustrati negli ultimi tavoli di trattativa in Regione ha: “Una nuova politica commerciale, lo sviluppo di nuovi prodotti con maggiore marginalità, riduzione dei costi delle materie prime, una migliore gestione delle risorse energetiche e una nuova organizzazione del lavoro”.

Intanto dovrebbe partire lunedì 29 gennaio una sperimentazione sulla produzione di un nuovo tipo di carta sulla linea ottava, linea coinvolta negli ultimi mesi del 2017 da una difficile vertenza: a fine settembre l’azienda aveva comunicato l’intenzione di voler dismettere l’ottava (produttrice di carta patinata) e la cui conseguenza era stata l’apertura della procedura di licenziamento collettivo per 143 lavoratori lo scorso 2 ottobre.

Questa “prova” dovrebbe durare qualche giorno: non è ancora stato specificato – nel corso degli incontri con le segreterie provinciali dei cartai – se questo tipo di produzione è volta alla fabbricazione di un nuovo prodotto a maggior mercato che potrebbe garantire il rilancio della linea o se si tratta di un semplice “test” aziendale. Il tipo di carta in questione dovrebbe essere costituito da una percentuale minore di patina.

Intanto martedì 30 gennaio presso lo stabilimento verzuolese si terranno le assemblee con i lavoratori dove si parlerà degli strumenti a cui i lavoratori possono ricorrere in questo anno di cassa integrazione, come ad esempio l’outplacement.

Dal 10 gennaio – data della stipulazione dell’accordo di cassa integrazione – sono continuate nello stabilimento le dimissioni volontarie. Al momento si calcola che al 31 marzo l’organico si ridurrà a 352 unità. Prima della “crisi” erano 371.

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