Cagliari: lunedì sciopero dei trasporti urbani

Caro Operai Contro, lunedì autobus fermi per lo sciopero proclamato dall’ ORSA. Rivendica l’adeguamento dei salari “in linea con quelli nazionali del settore”. Inoltre in quanto sindacato maggiormente rappresentativo nel trasporto pubblico di Cagliari, l’ORSA rivendica di essere riconosciuta come soggetto contrattuale. Finora l’azienda si rifiuta di convocarla al tavolo delle trattative. L’ORSA sta portando avanti una battaglia (scioperi; manifestazioni; assemblee; Cortei; Picchetti; Presidi; Cause Collettive. Ma l’azienda non lo vuole riconoscere come soggetto contrattuale. Quando fa comodo a loro, i padroni pubblici o privati, applicano come vogliono le leggi e le norme che regolamentano la rappresentanza sindacale. Capito […]
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Caro Operai Contro,

lunedì autobus fermi per lo sciopero proclamato dall’ ORSA. Rivendica l’adeguamento dei salari “in linea con quelli nazionali del settore”. Inoltre in quanto sindacato maggiormente rappresentativo nel trasporto pubblico di Cagliari, l’ORSA rivendica di essere riconosciuta come soggetto contrattuale. Finora l’azienda si rifiuta di convocarla al tavolo delle trattative. L’ORSA sta portando avanti una battaglia (scioperi; manifestazioni; assemblee; Cortei; Picchetti; Presidi; Cause Collettive. Ma l’azienda non lo vuole riconoscere come soggetto contrattuale. Quando fa comodo a loro, i padroni pubblici o privati, applicano come vogliono le leggi e le norme che regolamentano la rappresentanza sindacale. Capito mi hai?

Saluti sardi

 

Invio articolo preso da Casteddu On line 1 dicembre 2017

Cagliari, i lavoratori Ctm incrociano le braccia: lunedì si sciopera

Lunedì 4 dicembre i lavoratori Ctm incroceranno le braccia. Dalle 11 alle 15, autobus fermi. Lo fa sapere in una nota la rappresentanza sindacale aziendale ORSA. Il motivo? “Continuare a subire l’esclusione dal confronto, che non ha nessun fondamento giuridico, da parte di questa dirigenza del CTM/SpA non è più tollerabile – si legge nel documento -Questa posizione datoriale non ha senso in una logica manageriale nella gestione di un’azienda. Non esiste – proseguono – che chi ha a cuore il futuro dell’azienda rifiuti il confronto con la Rappresentanza Sindacale Aziendale (RSA), maggiormente rappresentativa nella stessa azienda, preferendo il conflitto e fregandosene altamente del disagio creato alla Cittadinanza con gli scioperi. La RSA ORSA TPL/CTM-SpA, aderente all’O.S. ORSA Autoferro TPL, ha tentato più volte di avere un confronto serio e costruttivo sulle problematiche interne ed esterne all’Azienda CTM ma questa dirigenza del CTM ha sempre rifiutato” accusano.

“Da ultimo nella riunione dello scorso 19 ottobre il CTM ha rifiutato il confronto sulla proposta dalla Stessa RSA consegnata relativo alla “PIATTAFORMA CONTRATTUALE SISTEMA PREMIANTE E RETRIBUTIVO DEL PERSONALE DIPENDENTE DEL CTM/SPA DI CAGLIARI” dichiarando che con ORSA avrebbe avuto un rapporto sindacale prettamente informativo.

La RSA ORSA TPL nasce al CTM-SpA il 5 novembre 2013 e, giusto quanto previsto dal Protocollo Nazionale sulle relazioni Industriali stipulato tra ASSTRA e l’O.S. ORSA Autoferro TPL gode delle prerogative sindacali in esso previsti (Permessi, Bacheca, Sede sindacale, locali per le Assemblee) ad eccezione del confronto finalizzato alla stipula degli accordi. Ciò per una arbitraria interpretazione del Protocollo che mira a relegare la RSA ORSA TPL/CTM-SpA a soggetto destinatario di semplice informativa.”.

” L’ORSA  – chiariscono -per difendere il diritto dei Lavoratori a farsi rappresentare da chi ritenevano più opportuno, assieme all’O.S. FTS/CSS, sta portando avanti una battaglia (scioperi; manifestazioni; assemblee; Cortei; Picchetti; Presidi; Cause Collettive; varie Interrogazioni al Consiglio Comunale di Cagliari; ecc.) a salvaguardia del Diritto alla Democrazia Sindacale nei Luoghi di Lavoro. Ma le Maestranze chiedono oggi di essere più considerate in modo equo e con le retribuzioni medie in linea con quelle nazionali del settore.  Per questo la RSA ORSA TPL/CTM-SpA chiede a Tutti i Lavoratori di partecipare al conflitto, unica “arma” democratica rimasta, affinché il CTM desista dalla negazione del confronto serio e costruttivo che sino ad oggi ha messo in atto” concludono.

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