Dall’Industria 4.0 all’Impresa 4.0

Caro Operai Contro, il professore avverte: “Se le aziende di tutta la filiera non modificano in maniera profonda il loro assetto rischiano di scomparire”. Gentiloni il governo dei padroni aveva iniziato a regalare soldi agli industriali per modernizzare gli impianti, in nome dell’Industria 4.0. Ora anche gli altri padroni battono cassa, e l’Industria 4.0 è si è allargata all’Impresa 4.0. In ogni settore e attività, padroni e loro professori specializzati, sono molto impegnati nei convegni delle chiacchiere, al fine di chiedere finanziamenti al governo e alle istituzioni, in nome dell’Impresa 4.0. Anche gli altri padroni (oltre quelli dell’Industria), di […]
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Caro Operai Contro,

il professore avverte: “Se le aziende di tutta la filiera non modificano in maniera profonda il loro assetto rischiano di scomparire”. Gentiloni il governo dei padroni aveva iniziato a regalare soldi agli industriali per modernizzare gli impianti, in nome dell’Industria 4.0. Ora anche gli altri padroni battono cassa, e l’Industria 4.0 è si è allargata all’Impresa 4.0.

In ogni settore e attività, padroni e loro professori specializzati, sono molto impegnati nei convegni delle chiacchiere, al fine di chiedere finanziamenti al governo e alle istituzioni, in nome dell’Impresa 4.0.

Anche gli altri padroni (oltre quelli dell’Industria), di ogni settore e attività battono cassa al governo, vogliono finanziamenti in “tutte le fasi della filiera, dalla produzione alla vendita”.

Abbiamo fin troppo subito licenziamenti, compressione dei salari e tagli degli ammortizzatori sociali, che ci hanno imposto per sostenere i profitti e l’arricchimento dei padroni.

Bisogna prepararsi alle mobilitazioni nelle fabbriche, nei posti di lavoro e nelle piazze. Gentiloni per regalare altri soldi ai padroni, tornerà alla carica tagliando ancora sanità, pensioni, servizi e rincarando le tariffe. Ed un recupero dei salari è impensabile, senza una reale mobilitazione.

Saluti O.V.

 

Allego una nota dell’agenzia ANSA

(ANSA) – MILANO, 23 NOV – “Il futuro dell’energia è digitale e l’energia è il prossimo settore in cui la disruption digitale colpirà”. Ne è convinto Vittorio Chiesa, direttore dell’Energy and strategy group della School of management del Politecnico di Milano, che ha presentato il primo ‘Digital Energy Report’ in Italia. “Se le aziende di tutta la filiera non modificano in maniera profonda il loro assetto rischiano di scomparire”, avverte il professore. Quanto agli investimenti, “bisogna resistere alla tentazione di privilegiare soluzioni ‘energy only’, redditizie nel breve periodo, mentre è nelle architetture complesse che la trasformazione digitale dell’energia trova la propria massimizzazione”. Le soluzioni digitali – secondo il Rapporto – sembrano essere una scelta vincente sia nel campo delle rinnovabili, sia in ambito industriale, ed hanno i requisiti per trovare una più che adeguata diffusione nel mercato italiano. In particolare, per lo “smart manufacturing”, il piano Industria 4.0 del governo “rappresenta un indubbio volano”. In generale, nello studio viene evidenziato che la digital energy non riguarda solo tecnologie avanzate per il controllo dei consumi, ma permea tutte le fasi della filiera, dalla produzione alla vendita. “Le sfide della digital energy per gli attori della filiera sono molte – spiega Chiesa – sia sul piano tecnologico, perché è ancora lunga la strada da percorrere per rendere fruibili e sfruttabili molti dei benefici intangibili, sia soprattutto sul piano dei modelli di business vincenti, che andrebbero rapidamente identificati e adottati”.(ANSA).

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