Eurallumina: presidio operaio sotto la Regione

 Caro Operai Contro, ieri mattina gli operai di Eurallumina con le loro Rsu hanno presidiato a Cagliari gli uffici della Regione. Esigono il rispetto dell’accordo mirato al ritorno del salario pieno, perché da dicembre 2017 per i 300 operai e impiegati di Eurallumina, finiranno gli ammortizzatori sociali. La Regione si era impegnata a fare gli accertamenti necessari per mettere fine all’interruzione dell’attività produttiva in Eurallumina. Gli operai come riporta Sardinia Post, assicurano che: “il livello di protesta salirà e non escludiamo di mettere in atto le iniziative clamorose del passato”. Sosteniamo concretamente la determinazione di questi operai. Non lasciamoli […]
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 Caro Operai Contro,

ieri mattina gli operai di Eurallumina con le loro Rsu hanno presidiato a Cagliari gli uffici della Regione. Esigono il rispetto dell’accordo mirato al ritorno del salario pieno, perché da dicembre 2017 per i 300 operai e impiegati di Eurallumina, finiranno gli ammortizzatori sociali. La Regione si era impegnata a fare gli accertamenti necessari per mettere fine all’interruzione dell’attività produttiva in Eurallumina. Gli operai come riporta Sardinia Post, assicurano che: “il livello di protesta salirà e non escludiamo di mettere in atto le iniziative clamorose del passato”. Sosteniamo concretamente la determinazione di questi operai. Non lasciamoli soli, la solidarietà è un bene prezioso e reciproco per gli operai.

Saluti da un sostenitore

 

Tratto da Sardinia Post 6 settembre 2017

Eurallumina, sit-in degli operai a Cagliari: pressing per il riavvio

Archiviata la partita sugli usi civici, resta alta la tensione allo stabilimento Eurallumina di Portovesme. Stamattina in cinquanta, con la Rsu, hanno presidiato l’assessorato regionale dell’Ambiente, in via Roma a Cagliari, per tenere alta l’attenzione sull’iter procedurale in vista del via libero definitivo al progetto di rilancio del sito.

“Siamo molto preoccupati – ha spiegato il portavoce Rsu, Antonello Pirotto – l’istruttoria è ancora in corso a causa di un meccanismo farraginoso per cui gli uffici della Regione che dovrebbero concedere la Valutazione di impatto ambientale hanno richiesto alla Rusal, proprietaria dello stabilimento, dell’altra documentazione a completamento rispetto di quella depositata il 16 maggio scorso”. Poi la palla passerà alla Provincia del Sud Sardegna che deve dare l’autorizzazione integrata ambientale (Aia), ultimo passaggio per avviare tutti gli investimenti programmati.

L’azienda, ha precisato Pirotto, “si è resa disponibile a produrre tutta la documentazione necessaria ulteriormente richiesta, cosa che dovrebbe avvenire entro metà ottobre”. Ma il tempo passa, e se tutti gli iter autorizzativi non saranno concessi entro il 31 dicembre 2017, “cesseranno gli ammortizzatori sociali per i 300 dipendenti, fra diretti e indiretti, dello stabilimento”. In vista di questa ulteriore scadenza, in mancanza di una soluzione, avverte Pirotto, “il livello di protesta salirà e non escludiamo di mettere in atto le iniziative clamorose del passato”.

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