A pensar male ci si azzecca? O è solo la marxiana critica dell’economia politica …

Redazione Operai Contro, Il 27 agosto, denunciavo il violento (e sporco) sgombero del palazzo romano di via Curtatone in un articolo intitolato: Bugie, Botte, Intrallazzi & Speculazioni. Roma, Piazza Indipendenza: il vero volto dell’accoglienza italiana, il punto cardine è la speculazione immobiliare che a Roma – come a Milano – ha uno dei suoi terreni prediletti. A questo proposito scrivevo: «Il palazzo [di via Curtatone] appartiene a una finanziaria (Idea Fimit SGR, che fa capo alla De Agostini, vedi: http://www.infoaut.org/metropoli/cosa-e-successo –a-piazza-indipendenza) che, ovviamente, vuol difendere il suo investimento. Ma non ha fretta. Nel frattempo può evitare le tasse, grazie […]
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Redazione Operai Contro,

Il 27 agosto, denunciavo il violento (e sporco) sgombero del palazzo romano di via Curtatone in un articolo intitolato: Bugie, Botte, Intrallazzi & Speculazioni. Roma, Piazza Indipendenza: il vero volto dell’accoglienza italiana, il punto cardine è la speculazione immobiliare che a Roma – come a Milano – ha uno dei suoi terreni prediletti. A questo proposito scrivevo:

«Il palazzo [di via Curtatone] appartiene a una finanziaria (Idea Fimit SGR, che fa capo alla De Agostini, vedi: http://www.infoaut.org/metropoli/cosa-e-successo –a-piazza-indipendenza) che, ovviamente, vuol difendere il suo investimento. Ma non ha fretta. Nel frattempo può evitare le tasse, grazie all’occupazione. Nelle città italiane, sono numerosi gli immobili abbandonati, solo a Milano sono circa 260 (vedi: http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/16_agosto_08/palazzi-cinema-abbandonati-milano-comune-2fcc 7942-5d44-11e6-bfed-33aa6b5e1635.shtml). E sono moltissimi quelli vuoti – abitazioni e uffici –, in attesa di un inquilino. E intanto, nonostante la crisi, le costruzioni procedono come se nulla fosse. Gonfiando la bolla immobiliare.

In queste acque agitate, se gli abbandoni (frequenti) e le occupazioni (rare) possono evitare le tasse, rischiano però di pregiudicare l’investi-mento, abbassando il prezzo degli immobili (già in discesa), favorendo quindi lo scoppio della bolla immobiliare che molti analisti economici paventano. E allora, gli sgomberi diventano inevitabili. A prescindere da ogni considerazione sociale e politica».

Nel mio articolo, non ho fatto altro che prender alcune informazioni reperibili nel web e ragionarci sopra, secondo i criteri della marxiana critica dell’economia politica. E ho formulato un’ipotesi. Piaccia o non piaccia. Altrimenti, tutto il resto è noia, ovvero illazioni senza alcun fondamento.

A distanza di pochi giorni, le mie ipotesi hanno avuto un’ulteriore e ampia conferma che, con piacere (e rabbia), diffondo.

Mi limito a osservare che la gestione politicante di queste operazioni speculative non fa altro che seminar vento per raccogliere tempesta.

  1. e., Milano, 5 settembre 2017

A pensar male c’azzecca

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