Terremoto: le macerie si prestano per un’intifada

Caro Operai Contro, “Vi consigliamo di evitare le solite passerelle il 24 agosto, le vostre visite sarebbero una provocazione”. Questo è quanto hanno scritto i terremotati e poi spedito a: governo Gentiloni, ai presidenti di Camera e Senato e al governatore della regione Marche. (Citazione da Il Fatto Quotidiano del 15 agosto 2017). Dopo un anno dal terremoto le macerie sono ancora tutte lì. Potrebbero essere usate per un “intifada” contro le passerelle dell’imbonitore di turno e i suoi fiancheggiatori. Passare alle vie di fatto dopo un anno di presa per il culo, potrebbe essere una decisione dei terremotati, […]
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Caro Operai Contro,

“Vi consigliamo di evitare le solite passerelle il 24 agosto, le vostre visite sarebbero una provocazione”. Questo è quanto hanno scritto i terremotati e poi spedito a: governo Gentiloni, ai presidenti di Camera e Senato e al governatore della regione Marche. (Citazione da Il Fatto Quotidiano del 15 agosto 2017).

Dopo un anno dal terremoto le macerie sono ancora tutte lì. Potrebbero essere usate per un “intifada” contro le passerelle dell’imbonitore di turno e i suoi fiancheggiatori. Passare alle vie di fatto dopo un anno di presa per il culo, potrebbe essere una decisione dei terremotati, visto che finora i 18 comitati nati in loro difesa, non hanno ottenuto alcun risultato. Le poche decine di “casette” assegnate sono una goccia nel mare. Dopo un anno migliaia di terremotati abbandonati dal governo Renzi e poi Gentiloni sono ancora allo sbando. Tira un aria pesante, qualcuno con le telecamere al seguito arriva sempre all’improvviso, per non farsi beccare dai terremotati.

Le macerie si prestano ad essere usate come un “intifada”, contro le facce di bronzo che arrivano in loco e attraverso la tivù, raccontano che tutto procede per il meglio e alle promesse aggiungono altre promesse.

Saluti da un lettore

 

Invio da un articolo del Messaggero di Lunedì 14 Agosto 2017

Terremoto, da Amatrice a Norcia le macerie sono tutte lì: rimosso solo il 6%

dal nostro inviato AMATRICE – Hai voglia a vietare i selfie, a nasconderle quando arriva Mattarella o il principe Carlo d’Inghilterra oppure a maledire la burocrazia e tutti i suoi storici ritardi. Polverose e tristi come carcasse di città fantasma, le macerie dell’ultimo terremoto sono ancora lì, stese e quasi intatte a mostrare i panni sporchi della ricostruzione, l’altra parte della luna, quella più infelice. Non esiste al mondo un tappeto sotto al quale infilare, come fanno certe colf infedeli.

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