HAFTAR BUSSA A QUATTRINI CON I SERVI DELL’IMPERIALISMO ITALIANO

Redazione di Operai Contro, L’Eni paga il capo delle bande armate della Cirenaica e il capo di alcune bande armate di Tripoli per rubare tranquillamente il petrolio. Ma la banda di Roma che fa capo a Gentiloni ha commesso un errore. Una flotta navale degli imperialisti italiani veleggia verso la Libia dopo aver dato soldi e armi al dittatorello di Tripoli Sarraj. E’ stato un grave errore ora anche Haftar bussa a soldi. Haftar afferma che servono i soldi per fermare il flusso di migranti che arrivano in Libia e il problema “non si risolve sulle nostre coste”, ma […]
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Redazione di Operai Contro,

L’Eni paga il capo delle bande armate della Cirenaica e il capo di alcune bande armate di Tripoli per rubare tranquillamente il petrolio.

Ma la banda di Roma che fa capo a Gentiloni ha commesso un errore. Una flotta navale degli imperialisti italiani veleggia verso la Libia dopo aver dato soldi e armi al dittatorello di Tripoli Sarraj.

E’ stato un grave errore ora anche Haftar bussa a soldi.

Haftar afferma che servono i soldi per fermare il flusso di migranti che arrivano in Libia e il problema “non si risolve sulle nostre coste”, ma al “confine desertico libico nel sud”.

Il generale Khalifa Haftar, che controlla la regione della Cirenaica, formula la propria ricetta per risolvere il problema parlando al Corriere del Sera. E mette sul piatto la richiesta: 20 miliardi di dollari per addestrare le sue forze e controllare i 4.000 chilometri di confine sud della Libia.

Afferma Haftar:  “Il problema migranti non si risolve sulle nostre coste. Se non partono più via mare ce li dobbiamo tenere noi e la cosa non è possibile. Anche gli accordi del vostro ministro degli Interno Minniti con le tribù, le milizie e le municipalità del nostro deserto sono solo palliativi, soluzioni fragili – spiega Haftar al quotidiano di via Solferino – Dobbiamo invece lavorare assieme per bloccare i flussi sui 4.000 chilometri del confine desertico libico nel sud. I miei soldati sono pronti. Io controllo oltre tre quarti del Paese. Possiedo la mano d’opera, ma mi mancano i mezzi

La lista del generale comprende corsi di addestramento, munizioni, armi, elicotteri, mezzi tecnologici e “materiali per costruire campi armati di 150 uomini ciascuno altamente mobile e posizionati ogni minimo 100 chilometri”. Il tutto per una cifra stimata di “circa 20 miliardi di dollari distribuiti su 20 o 25 anni

Altro che navi italiane davanti alle coste di Tripoli

.Un osservatore

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