Pedate nel culo

Caro Operai Contro, sono un lettore stavolta mi son deciso a scrivere. Il nuovo padrone  della Belelli procede a spron battuto nel colpire gli operai. Ha inspiegabilmente tagliato il premio annuale, poi ha sospeso per 2 giorni il responsabile della sicurezza, reo di aver segnalato il pericolo di una piattaforma aerea. Ha cancellato l’esonero dalla notte dei saldatori dai 50 anni di età e per tutti gli altri operai con 55 anni di età. Ora il padrone ha annunciato che dal 21 agosto il rapporto di lavoro cambierà in peggio, ed ha esposto un nuovo sistema di turnazione con […]
Condividi:

Caro Operai Contro,

sono un lettore stavolta mi son deciso a scrivere. Il nuovo padrone  della Belelli procede a spron battuto nel colpire gli operai. Ha inspiegabilmente tagliato il premio annuale, poi ha sospeso per 2 giorni il responsabile della sicurezza, reo di aver segnalato il pericolo di una piattaforma aerea. Ha cancellato l’esonero dalla notte dei saldatori dai 50 anni di età e per tutti gli altri operai con 55 anni di età. Ora il padrone ha annunciato che dal 21 agosto il rapporto di lavoro cambierà in peggio, ed ha esposto un nuovo sistema di turnazione con piena facoltà dell’azienda di manipolare a suo piacere orari e durata dei turni. Il sindacato finora si lamenta che il padrone non lo caga neanche e fa tutto unilateralmente. Insomma mentre gli operai continuano a essere colpiti, il sindacato invece di chiamare alla lotta, rivendica il canonico “tavolo”. Questi sindacalisti vanno presi a pedate nel culo e gli operai devono prendere in mano la situazione, essere loro stessi il sindacato. Nondimeno se dovesse capitare fuori dalla fabbrica d’imbattersi col padrone o qualche suo lacchè, far saggiare anche a loro la punta delle scarpe antinfortunistiche. Senza esagerare.

Saluti incazzati

 

Invio un articolo dalla Gazzetta di Mantova

MANTOVA. Un colpo dopo l’altro, il nuovo proprietario della Belleli tenta di scardinare un sistema di diritti costruito nei decenni. Un sistema che i lavoratori di via Taliercio hanno conquistato con lotte anche aspre senza però mai rinunciare al confronto. Dopo il mancato pagamento (senza spiegazione alcuna) di una buona parte del premio annuale, e dopo la sospensione per due giorni del responsabile-sicurezza per aver segnalato la pericolosità di una piattaforma aerea, ecco che nel mirino del gruppo abruzzese Walter Tosto finiscono i turni di lavoro. Con una comunicazione unilaterale, non preceduta da una trattativa, la proprietà ha infatti comunicato che a partire dal 21 agosto le cose cambieranno. In peggio, sostengono la Fiom e la rappresentanza sindacale unitaria dello stabilimento.

«La direzione ha preso decisioni unilaterali, questa volta sul tema dell’orario di lavoro – si legge in una nota del sindacato – L’incontro del 25 tra azienda e la rsu non ha visto cambiare il solito schema di questi mesi, una decisione già presa e solo comunicata ai sindacati. In questi giorni la direzione ha esposto una nuova turnazione di lavoro con opzioni a seconda del bisogno. Tradotto: mano libera su tutto». La rsu non ha condiviso nè il metodo nè il merito di questi nuovi turni di lavoro: «Invitiamo la direzione a ritirare quel comunicato ed aprire una discussione seria con il sindacato così come previsto dal contratto nazionale di settore».

Ma ecco, in sostanza, le richieste dei lavoratori. «Esiste un accordo interno scritto sui turni, votato da tutti i lavoratori interessati, e questa nuova proprietà ha sempre dichiarato alle istituzioni e alla stampa di non volere disdettare nessun accordo in essere. Può essere legittima una richiesta per i picchi di lavoro o sperimentale, ma va contrattata con il sindacato che avanzerà proposte che permettano mediazioni che soddisfino le parti con mandato dei lavoratori». Il sindacato precisa di non ha mai fatto questioni ideologiche su questi temi, «ma soprattutto discussioni a salvaguardia della salute e sicurezza dei turnisti, in quanto il lavoro svolto in Belleli è particolarmente usurante ed è scientificamente provato che turni senza adeguati riposi compensativi incidono negativamente sulla salute psicofisica dei lavoratori ma anche su efficienza e produttività».

La rsu chiede, poi, di ripristinare o mettere in discussione anche la prassi (non scritta ma consolidata) di esonerare dalla notte i saldatori dai 50 anni di età e per tutti gli altri lavoratori con 55 anni di età, anche questa sospesa in modo unilaterale.

«Auspichiamo – conclude la nota – si possa finalmente aprire un dialogo contrattuale su questi temi. Sarebbe utile a tutte le parti e creerebbe un clima più sereno nello stabilimento, diversamente se queste richieste non dovessero essere prese in considerazione dalla proprietà decideremo con i lavoratori le iniziative da mettere in campo».

Il problema riguarda in modo particolare i saldatori turnisti, che per la loro mansione si ritrovano ad operare a temperature elevatissime. Gli accordi precedenti (risalenti agli anni Novanta) prevedevano un’alternanza tra i turni di notte e quelli giornalieri, mentre ora Tosto vuole far fare una settimana intera di lavoro notturno. «Inaccettabile», commenta il segretario della Fiom, Mauro Mantovanelli.

Condividi:

Comments Closed

Comments are closed. You will not be able to post a comment in this post.