Ex-Nestlè: dopo lo sciopero assemblea il 26 luglio

Caro Operai Contro, sembra di rivedere un vecchio film: per anni il sindacato ha chiesto “investimenti per sostenere i volumi produttivi”. Con gli investimenti “i volumi produttivi” aumentano e creano esuberi. Ora 230 operai ex Nestlè tra fissi e stagionali sono molto preoccupati. L’azienda nega “scenari negativi”, ma allora perché il vicesindaco convoca il Tavolo di Crisi? All’assemblea in fabbrica convocata per il 26 luglio gli operai devono partecipare determinati preparando un piano di lotta vera, qualora il sindacato per bocca del padrone, si dovesse presentare con un piano di tagli occupazionali, e/o ulteriori sacrifici per gli operai. Basta […]
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Caro Operai Contro,

sembra di rivedere un vecchio film: per anni il sindacato ha chiesto “investimenti per sostenere i volumi produttivi”. Con gli investimenti “i volumi produttivi” aumentano e creano esuberi. Ora 230 operai ex Nestlè tra fissi e stagionali sono molto preoccupati. L’azienda nega “scenari negativi”, ma allora perché il vicesindaco convoca il Tavolo di Crisi? All’assemblea in fabbrica convocata per il 26 luglio gli operai devono partecipare determinati preparando un piano di lotta vera, qualora il sindacato per bocca del padrone, si dovesse presentare con un piano di tagli occupazionali, e/o ulteriori sacrifici per gli operai. Basta col sindacalismo compiacente. Serve un sindacalismo operaio, con l’impegno personale ma collettivo degli operai stessi.

Saluti operai

 

Articolo tratto da Parma Today

Il vicesindaco Marco Bosi ha partecipato alla manifestazione davanti all’azienda Froneri e ha assicurato la riconvocazione a breve del Tavolo di Crisi

Dalle 13 alle 15 di oggi 20 luglio si è svolto un presidio davanti ai cancelli dell’azienda Froneri (ex Nestlé) di Parma a seguito dello sciopero proclamato dalla RSU che ha avuto l’adesione di tutti i lavoratori.

“Da anni -si legge in una nota-le organizzazioni sindacali chiedono investimenti per sostenere i volumi produttivi del sito che sono in inesorabile calo. Nestlé non ha mai dato risposte in tal senso e ad ottobre 2016 ha ceduto tutto il ramo d’azienda “gelati” alla multinazionale Froneri di cui detiene il 50% delle azioni.

A distanza di quasi un anno manca ancora un piano industriale e la preoccupazione sale. I circa 230 lavoratori fissi e stagionali di Parma sono fortemente preoccupati per il futuro dell’azienda, anche a seguito di diversi segnali negativi di cui sono testimoni. La settimana prossima si terrà un incontro con la società, che fino ad oggi nega ogni scenario futuro negativo, alla quale saranno richieste concrete e tangibili rassicurazioni. Successivamente è già convocata un’assemblea sindacale per il 26 luglio prossimo, per decidere come proseguire la vertenza.

Il vice sindaco del Comune di Parma Marco Bosi ha portato la solidarietà dell’Amministrazione partecipando al presidio e ha assicurato la riconvocazione a breve del Tavolo di Crisi, attivato un anno fa, per contribuire al confronto tra azienda e sindacato”.

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