LANDINI, CIARLATANO E QUAQUARAQUA

     Redazione, Landini lascia la Fiom ma non rimarrà disoccupato: l’ 11 Luglio l’assemblea della Cgil lo eleggerà membro della segreteria nazionale della Cgil. Landini è stato eletto segretario della Fiom nel 2010; questo ciarlatano e quaquaraqua in questi anni ha frequentato i mass  media asserviti che lo dipingevano come un sindacalista agguerrito per accreditarlo agli occhi degli operai come loro degno rappresentante. Lui stava al gioco e quando partecipava ai dibattiti in televisione sosteneva urlando che la Fiom era pronta a occupare le fabbriche. Nei circa sette anni che Landini è stato segretario nel settore metalmeccanico ci sono […]
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     Redazione,

Landini lascia la Fiom ma non rimarrà disoccupato: l’ 11 Luglio l’assemblea della Cgil lo eleggerà membro della segreteria nazionale della Cgil. Landini è stato eletto segretario della Fiom nel 2010; questo ciarlatano e quaquaraqua in questi anni ha frequentato i mass  media asserviti che lo dipingevano come un sindacalista agguerrito per accreditarlo agli occhi degli operai come loro degno rappresentante. Lui stava al gioco e quando partecipava ai dibattiti in televisione sosteneva urlando che la Fiom era pronta a occupare le fabbriche. Nei circa sette anni che Landini è stato segretario nel settore metalmeccanico ci sono stati oltre 350 mila licenziamenti; questi numeri non sono una mia invenzione,  sono numeri che ho preso da una intervista che Landini ha rilasciato al giornale La Repubblica di Giovedì 29 Luglio 2017 a pagina 9: nella stessa Landini dice che non c’è più la sinistra e che ora serve un partito dei lavoratori. Operai: le fabbriche sono diventate dei veri e propri lager, ritmi impossibili, salari da fame, licenziamenti, morti e mutilati gravi li viviamo tutti i giorni sulla nostra pelle; a ciò  la FCA (Fiat) ha aggiunto la deportazione: operai da Pomigliano deportati a Cassino come una qualsiasi merce. Operai,  noi sotto la dittatura economica capitalista siamo solo della merce,  una merce speciale da cui ricavare il massimo del profitto e quando non siamo più ingrato di garantire a loro il profitto ci licenziano senza farsi scrupoli di buttarci in miseria. Operai, noi lo sappiamo bene che i Landini, i sindacati, i politicanti sono servi dei padroni,  la loro funzione è quella di tenerci buoni e fare conciliare interessi inconciliabili tra schiavi salariati e padroni. Operai, in molti di noi ha preso il sopravvento la paura che ci fa accettare tutte le ingiustizie di cui sono capaci i padroni;  per scrollarci da dosso la paura e dare una spallata definitiva alla dittatura economica capitalista ci dobbiamo organizzare in proprio. Dove questo accade (INNSE) gli operai dimostrano che non sono singoli operai ma fanno parte di una classe,  la classe degli sfruttati che si sta organizzando per liberarsi dalla schiavitù del lavoro salariato. Landini,  gli operai non si faranno più prendere per il culo: il partito dei lavoratori che  dici che manca sarà il partito della piccola borghesia che,  rovinata dalla crisi,  rivendica i diritti persi e già si vedono dei movimenti in tal senso.  Noi vogliamo costruire a partire dalle fabbriche il PARTITO OPERAIO unico strumento che ci permette in modo organizzato di liberarci dalla schiavitù salariata, farla finita con la dittatura economica capitalista, e unirci agli schiavi salariati di altre nazioni. Operai,  non ci sono alternative alla barbarie che viviamo oggi:  con l’avanzare della crisi i padroni aggiungeranno inevitabilmente la  catastrofe della guerra,  solo noi possiamo invertire questa tendenza guerrafondaia dei padroni.

A.L.

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