CONTINENTAL: a San Piero in pochissimi, a Fauglia si scoppia. Riprendiamo in mano il nostro destino!

Il Foglio Bianco La sede di San Piero si sta svuotando mentre la situazione nello stabilimento di Fauglia ha raggiunto livelli assurdi per le condizioni e i ritmi di lavoro. La concentrazione di troppi lavoratori in spazi insufficienti costringe spesso a movimenti pericolosi, anche solo per spostare i materiali. I ritmi di lavoro sono frenetici ed il ricorso allo straordinario è sistematico. Inoltre, i servizi igienici non sono dimensionati per l’attuale afflusso e i turni di pulizia disposti dall’azienda non sono assolutamente adeguati. I parcheggi sono insufficienti e abbiamo visto lavoratori pranzare in auto per poter arrivare sul turno pomeridiano con l’anticipo necessario per conquistare […]
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Il Foglio Bianco

La sede di San Piero si sta svuotando mentre la situazione nello stabilimento di Fauglia ha raggiunto livelli assurdi per le condizioni e i ritmi di lavoro.
La concentrazione di troppi lavoratori in spazi insufficienti costringe spesso a movimenti pericolosi, anche solo per spostare i materiali. I ritmi di lavoro sono frenetici ed il ricorso allo straordinario è sistematico.
Inoltre, i servizi igienici non sono dimensionati per l’attuale afflusso e i turni di pulizia disposti dall’azienda non sono assolutamente adeguati.
I parcheggi sono insufficienti e abbiamo visto lavoratori pranzare in auto per poter arrivare sul turno pomeridiano con l’anticipo necessario per conquistare l’ultimo posto macchina.

SU TUTTO QUESTO LA RSU TACE.
Come se i problemi dei lavoratori venissero DOPO le richieste dell’azienda, le sole a cui la RSU risponde regolarmente con riunioni e trattative che poi si risolvono in una concessione dopo l’altra.

Non si tratta di una situazione temporanea, di un periodo particolare in vista di qualche cambiamento in positivo. Le cose stanno così e anzi peggiorano ormai da anni e nessuna soluzione è in vista. Anche di accorpamento della fabbrica con l’ampliamento della sede di Fauglia non si parla più.
Forse l’azienda sta aspettando solo di smantellare qualche linea per risolvere il sovraffollamento?

Una cosa è chiara: non possiamo ne’ continuare a subire le imposizioni dell’azienda ne’ credere che questi delegati sindacali si sveglino e comincino a fare quello che non hanno fatto per anni. 

Una svolta può venire SOLO DA NOI LAVORATORI, se prendiamo in mano la situazione e imponiamo finalmente le rivendicazioni che corrispondono ai NOSTRI interessi e ai nostri diritti.

Alle ultime assemblee, sulla questione delle pause, abbiamo dimostrato di essere in grado di DECIDERE COME LAVORATORI, anche approvando ordini del giorno semplici ma incisivi e vincolanti per la RSU.
È stata solo una piccola dimostrazione della forza che abbiamo. Si tratta di impiegarla in modo continuo e coerente, identificando obiettivi e priorità e incominciando a praticare rivendicazioni che entrino nel vivo delle condizioni e dei ritmi di lavoro.

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