Aggiornamento dai cancelli della Innse di oggi 8 giugno.

  Quarto mese di presidio delle portinerie della Innse contro i licenziamenti e contro la nuova richiesta di altri 11 mesi CIGS per “riorganizzazione” che il padrone ha chiesto. Oggi ennesima udienza in tribunale per i rimanenti 19 provvedimenti disciplinari comminati nel mese di ottobre dal padrone.Ricordiamo che i provvedimenti in totale erano 38. La causa dei primi 19 di questi provvedimenti l’abbiamo vinta, ora aspettiamo il risultato della seconda. Oggi il giudice ha sentito l’ultimo testimone a favore dell’azienda; una  guardia giurata dell’impresa che controlla l’area aziendale. Per capire come questa causa andrà a finire dovremmo aspettare l’udienza […]
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Quarto mese di presidio delle portinerie della Innse contro i licenziamenti e contro la nuova richiesta di altri 11 mesi CIGS per “riorganizzazione” che il padrone ha chiesto.

Oggi ennesima udienza in tribunale per i rimanenti 19 provvedimenti disciplinari comminati nel mese di ottobre dal padrone.Ricordiamo che i provvedimenti in totale erano 38. La causa dei primi 19 di questi provvedimenti l’abbiamo vinta, ora aspettiamo il risultato della seconda.

Oggi il giudice ha sentito l’ultimo testimone a favore dell’azienda; una  guardia giurata dell’impresa che controlla l’area aziendale.

Per capire come questa causa andrà a finire dovremmo aspettare l’udienza finale fissata per il 24 giugno. 

Lunedì scorso una delegazione di operai ha partecipato ad un’assemblea organizzata da alcuni professori e studenti Istituto Tecnico per il Turismo Pier Paolo Pasolini di Milano, vicino alla nostra fabbrica. 

L’assemblea è stata molto seguita dagli studenti di alcune classi che hanno aderito all’iniziativa che ha riscosso un buon risultato. 

Sabato 27 maggio è stata organizzato, dal collettivo Tanaliberitutti di Treviglio, un dibattito ed una cena di sostegno a favore sia della Innse che della Rational (una fabbrica di Massa in autogestione).

Il dibattito è stato interessantissimo, sono emerse una serie di contraddizioni che hanno messo in luce la necessità di mettere in atto una sorta di nuovo sindacalismo operaio che, alla luce delle esperienze fatte sia  alla Innse, che di quelle che stanno vivendo alla Rational, sta tentando di ricomporre un’unità operaia che spezzi la subalternità delle organizzazioni sindacali. 

Alla Rational stanno ravviando la produzione interrotta, dopo che le banche hanno avviato un’ingiunzione di fallimento mettendo a rischio 24 posti di lavoro.

Una lotta comune contro i padroni, per un’unità operaia che superi le “parrocchie” sindacali che stanno portando alla chiusura indiscriminata delle fabbriche.

Le banche affamano i lavoratori- riapriamo le fabbriche, questo è o slogan con cui gli operai della Rational hanno inteso, e intendono rispondere alla chiusura della loro fabbrica.

Il presidio della portineria da parte dei licenziati e dei cassa integrati va avanti costantemente tutti i giorni dal 3 marzo. La nostra battaglia per rispondere alle denunce del padrone, ora più che mai, è quella di raccogliere il maggior numero possibile di fondi per sostenere tutte le nostre spese legali che stanno diventando sempre più consistenti, siamo arrivati alla considerevole cifra  di oltre 9000 euro di spese legali. Ricordiamo a tutti coloro che vogliono contribuire per sostenere materialmente la nostra lotta, che è attiva una pagina web “http://www.giulemanidallainnse.it” destinata alla raccolta di fondi per far fronte alle spese legali. L’appuntamento è per venerdì mattina , 9 giugno, dalle ore 7.00 davanti ai cancelli della Innse.

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